QUANDO LA “CONSULENZA” SERVE AD ARROTONDARE IL REDDITO DELLA SEGRETARIA PERSONALE DEL MINISTRO

LA SCUOLA SUPERIORE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SPENDE 60.000 EURO PER AFFIDARE A UNA STRETTA COLLABORATRICE DEL MINISTRO BONDI FUNZIONI CHE DOVREBBERO ESSERE SVOLTE DALL’APPARATO INTERNO E PER LE QUALI NON RISULTA COMUNQUE CHE LA COLLABORATRICE STESSA ABBIA ALCUNA PARTICOLARE COMPETENZA SCIENTIFICA O DIDATTICA

Interrogazione al ministro per i beni e le attività culturali e al ministro per la Funzione pubblica, presentata il 13 dicembre 2010. Seguono la risposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, datata 23 dicembre 2010, e un mio commento in proposito

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4-04263
al ministro per i beni e le attività culturali e al ministro per la Funzione pubblica

Premesso che:
– a quanto risulta dai dati pubblicati dalla Scuola Superiore delle Pubbliche Amministrazioni nella sezione dedicata agli “incarichi esterni”, la stessa Scuola ha stipulato due contratti di consulenza con la dottoressa Francesca Temperini, che prevedono rispettivamente: un “incarico di ricerca per la predisposizione di uno studio su metodologia di comunicazione istituzionale via web”, per il periodo che va dal 03/02/2010 al 30/04/2010, e per un compenso pari a 20.000; un incarico di “progettazione, in accordo con il Ministero per i beni e le attività culturali del programma di parte speciale da svolgere nel corso del ciclo formativo destinato ai nuovi dirigenti del Ministero”, per il periodo che va dal 01/06/2010 al 31/12/2010, e un compenso pari a 40.000,00 euro;
– non risulta che la dottoressa Francesca Tempestini abbia competenze scientifiche o didattiche specifiche particolari, in relazione all’oggetto delle due consulenze affidatele;
– è fatto notorio che la dottoressa Francesca Temperini ha svolto l’incarico di segretario particolare del ministro Bondi, con incarico all’interno degli uffici di diretta collaborazione del Ministero per i beni e le attività culturali;

si chiede
– preliminarmente, se i ministri non ritengano inopportuno il conferimento da parte della SSPA di un incarico a una persona legata al ministro Bondi da un rapporto professionale fondato al massimo grado sulla fiduciarietà – trattandosi, nel caso, del delicato incarico di segretario personale – in ordine a un obiettivo che costituisce una funzione amministrativa a carattere ordinario; è infatti di tutta evidenza che la progettazione delle attività formative rientra tra le attività della Direzione Generale per l’organizzazione, l’innovazione, la formazione, la qualificazione professionale e le relazioni sindacali, in base a quanto disposto dall’art. 4, comma 2, lett. a) del DPR 233 del 2007, che pone in capo a tale Direzione la realizzazione dei piani di formazione del personale dell’amministrazione;
– di conseguenza, si chiede quali siano le ragioni che motivano una spesa aggiuntiva per un prodotto che deve essere ordinariamente realizzato dalla struttura di line del Ministero. Inoltre se sia stato il Ministero a richiedere tale progettazione ovvero se sia stata la SSPA a ritenere di dover sviluppare tale iniziativa e in base a quali considerazioni di opportunità. Infine quali elementi curriculari qualificano la dott.ssa Francesca Temperini come esperto in materia di progettazione formativa.

RISPOSTA DEL MINISTRO RENATO BRUNETTA 

Scarica la risposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione

Roma,

Al Sen. Pietro ICHINO
Senato della Repubblica

e, p.c. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per i rapporti rapporti
con il Parlamento
Ufficio III

Alla Camera dei Deputati
Servizio Sindacato Ispettivo

Al Senato della Repubblica
Ufficio Sindacato Ispettivo

Oggetto: interrogazione a risposta scritta n. 4-04263 concernente incarichi di consulenza presso la SSPA.

In riferimento all’atto di sindacato ispettivo in oggetto indicato, concernente l’opportunità di affidare un incarico di consulenza presso la Scuola Superiore della pubblica amministrazione alla dr.ssa Francesca Temperini, si precisa quanto segue.
I rilievi mossi dal Senatore interrogante risultano privi di fondamento in quanto il presupposto da cui muovono, ossia il “conferimento da parte della Scuola Superiore della pubblica amministrazione di un incarico alla dr.ssa Francesca Temperini, persona legata al Ministro Bondi da un rapporto professionale fondato al massimo grado sulla fiduciarietà”, non corrisponde al vero. Il rapporto di collaborazione della dr.ssa Temperini con il Ministero per i beni e le attività culturali è infatti cessato in data 31 dicembre 2009 e solo successivamente a tale cessazione la Scuola Superiore della pubblica amministrazione ha conferito due incarichi di ricerca alla medesima dr.ssa Temperini.
In ordine a tali incarichi, occorre fornire alcuni opportuni chiarimenti: in primo luogo, diversamente da quanto affermato dall’interrogante, non si tratta di “contratti di consulenza”, bensì di incarichi di studio e ricerca. Di essi, il primo ha avuto ad oggetto la predisposizione di uno studio sulla normativa internazionale in materia di circolazione dei beni culturali ed il secondo la gestione dei beni culturali e l’evoluzione normativa di settore, anche al fine della realizzazione del ciclo di attività formative destinato ai nuovi dirigenti reclutati dal Ministero per i beni e le attività culturali ed alla predisposizione del materiale didattico nonché alla progettazione del programma di parte speciale da svolgere nel corso del ciclo formativo per i nuovi dirigenti del Ministero suddetto.
Non v’è, pertanto, alcuna sovrapposizione con le funzioni istituzionali svolte dal Ministero per i beni e le attività culturali ai sensi dell’art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 2007, né alcun problema di spesa. Anche il rilievo per cui l’incarico in esame darebbe luogo a “spese aggiuntive per un prodotto che deve essere ordinariamente realizzato dalle strutture del Ministero”, risulta, infatti, infondato, posto che l’amministrazione citata non si occupa della formazione iniziale dei dirigenti vincitori di concorso e non ne sostiene le relative spese in quanto è la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione l’ente preposto a tale compito.
Infine, si rassicura l’interrogante circa la sussistenza di requisiti di professionalità idonei allo svolgimento di detti incarichi: la dr.ssa Temperini, infatti, è uno storico dell’arte laureato con tesi sulla gestione del patrimonio culturale e la normativa di settore con lode; ha un diploma di master di II livello in materia di tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale; ha collaborato tenendo seminari ed approfondimenti alla cattedra di legislazione dei beni culturali presso l’Università di Roma Tre dal 2002 al 2008; è stata coautore di un importante manuale di legislazione dei beni culturali edito nel 2005 e nel 2006; ha collaborato con il Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale del patrimonio storico artistico ed etnoantropologico negli anni 2006-2008; è stata consigliere del Ministro per i beni e le attività culturali per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano; è stata ed è membro di comitati tecnico scientifici e coordinatore scientifico di importanti eventi espositivi di opere d’arte di massimo rilievo storico-artistico e di importanti convegni in materia di alto rilievo scientifico.

Renato Brunetta

 

UN MIO COMMENTO

La risposta del Ministro Brunetta all’interrogazione, ancora una volta, elude il tema dell’inopportuna commistione tra funzione politica e funzione amministrativa. Il Ministro non può fingere di ignorare l’evidente eccesso  di disinvoltura che qui si è manifestato nell’attribuzione di incarichi tecnici a figure politicamente connotate, come nel caso della dottoressa Temperini, già segretaria particolare del Ministro Bondi, già candidata nelle liste del Popolo delle Libertà nella Regione Toscana in occasione delle elezioni del 2008. Tali comportamenti evidentemente configurano una condizione di vantaggio in capo a una persona in ragione dei suoi collegamenti politici, che la antepongono a quanti possono vantare competenze professionali altrettanto adeguate, se non molto superiori.
Il Ministro Brunetta dimostra inoltre, con la sua risposta, di non essere a conoscenza della materia oggetto dell’interrogazione: egli afferma che non esiste “alcuna sovrapposizione [dell’incarico attribuito alla dott. Temperini] con le funzioni istituzionali svolte dal Ministero per i beni e le attività culturali”, laddove non spetterebbe allo stesso Ministero di occuparsi della formazione iniziale dei propri dirigenti. Che le cose non stiano così è dimostrato dallo stesso
sito istituzionale della SSPA, dove si presenta il programma del Ciclo formativo per i nuovi dirigenti del ministero dei Beni e delle Attività culturali, precisandosi che la parte speciale del corso dev’essere concordata con il ministero in questione. E parrebbe strano se così non fosse!
La SSPA, dunque, paga decine di migliaia di euro a una persona che ha appena lasciato il ministero – dove ha occupato una posizione di strettissimo staff del ministro – per farle svolgere una ricerca su temi di competenza del ministero stesso. Un modo esemplare di spendere il denaro pubblico, soprattutto in tempi di vacche magrissime e di tagli feroci alla spesa per la cultura!     (p.i.)

 

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