ANCORA SULL’EREDITÀ DEI PARTITI DEFUNTI

NONOSTANTE IL SUCCESSO DELLA BATTAGLIA DEL PD PER L’AVVIO DI UNA SERIA SPENDING REVIEW DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE INTERNA DEL SENATO, È RIMASTO INTATTO LO STANZIAMENTO PER I RIMBORSI FORFETARI AI GRUPPI IN RELAZIONE AGLI EX-DIPENDENTI DEI GRUPPI ESTINTI, ANCHE QUANDO LE LORO PRESTAZIONI NON SONO PIÙ UTILIZZATE

Intervento estratto dal resoconto stenografico della sessione antimeridiana del Senato del 3 agosto 2011, dedicata alla discussione sul bilancio interno – In argomento v. anche l’intervento precedente del 22 giugno 2011 e l’appunto redatto per l’assemblea del Gruppo Pd del 1° agosto 2011

PRESIDENTE. Gli ordini del giorno G16, G18 e G5 sono stati ritirati.

*ICHINO (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ICHINO (PD). Signor Presidente, anch’io apprezzo molto i progressi che sono stati fatti con l’approvazione dell’ordine del giorno G100 e confermo il ritiro dell’ordine del giorno G5 per dare modo alla Presidenza e al Collegio dei Questori di affrontare e risolvere le delicate questioni tecniche che si pongono per la ristrutturazione del contributo del Senato ai Gruppi, di cui al capitolo 1.08, e in particolare la voce di spesa 01.08.02, di cui hanno già parlato poco fa i senatori Baldassarri e Astore.
Avverto però che, dei 14 milioni costituenti la voce di spesa di cui all’articolo 01.08.02, almeno un milione e mezzo potrebbe e dovrebbe essere tagliato immediatamente. Mi riferisco al fatto che, per 12 ex dipendenti dei Gruppi estinti, il Gruppo Misto ha ricevuto fino ad oggi mediamente 10.000 euro al mese di rimborso forfetario, ma lo stesso Presidente del Gruppo ha confermato, ai primi di luglio, che il Gruppo Misto non ha alcuna necessità della prestazione di queste persone. In realtà, come ho esposto nel mio intervento del 22 giugno scorso ci sono persone che da anni non mettono piede in Senato o in uffici collegati al Senato e ciò nonostante continuano a ricevere dai Gruppi stipendi di livello medio-alto, come è testimoniato dall’entità di questo rimborso.
Ora, immagino che il Gruppo Misto avrà proceduto o procederà al più presto al recesso dal rapporto di lavoro con queste persone, ma è comunque certo che tra di esse e il Senato non intercorre alcun rapporto, né di lavoro né di altro genere. Quindi il milione e mezzo erogato dal Senato come rimborso al Gruppo Misto per almeno dodici di questi rapporti di lavoro non può avere più alcuna ragion d’essere.
Colleghi, se non siamo capaci di tagliare neppure una spesa come questa, della quale è evidentissima l’inutilità e addirittura la grave ingiustizia sociale, non possiamo essere credibili quando annunciamo misure di riduzione della spesa pubblica, riferite ad altre amministrazioni, enormemente maggiori per entità e di attuazione ben più difficile. Collega Azzollini, se non siamo capaci di eliminare questo milione e mezzo, come la mettiamo con il metodo zero-base?
Al mio intervento su questo punto del 22 giugno ha dato una risposta, e molto incisiva, solo il Presidente del Gruppo Misto; non la Presidenza del Senato, non il Collegio dei Questori. Temo che non mi risponderanno neanche in questa sede, ma avverto che al silenzio della Presidenza e del Collegio dei Questori non corrisponderà da parte mia una rinuncia a tenere sotto osservazione questa voce di spesa e a chiedere in proposito una piena trasparenza. (Applausi dei senatori Morando e Garavaglia Mariapia).

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