LE SCELTE STRATEGICHE DI UN TEATRO LIRICO DEVONO ESSERE NEGOZIATE CON IL SINDACATO?

UNA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO ANNULLA IL PROCEDIMENTO SEGUITO DALL’ENTE LIRICO MILANESE IN DIREZIONE DI UNA MAGGIORE AUTONOMIA E APERTURA AI CONTRIBUTI PROVENIENTI DALLA SOCIETÀ CIVILE, PER DIFETTO DI COINVOLGIMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

Comunicato-stampa di Ilaria Capua, responsabile nazionale di Scelta Civica per Cultura e Ricerca, e Pietro Ichino, coordinatore del programma, a seguito della sentenza amministrativa di secondo grado che ha accolto un ricorso della Cgil e della Fials contro la Fondazione Teatro alla Scala e il Ministero dei Beni Culturali – 8 giugno 2013

Non intendiamo entrare nel merito delle questioni giuridiche sulle quali si è pronunciato il Consiglio di Stato, respingendo il ricorso del Ministero dei Beni Culturali e del Teatro alla Scala e accogliendo così la tesi di Cgil e Fials riguardo al procedimento che ha portato all’assetto autonomo attuale della Fondazione. Tuttavia Scelta Civica non può non esprimere viva preoccupazione per un ordinamento che faccia oggetto di negoziazione con il sindacato le scelte strategiche di un Ente Lirico di rilievo mondiale, quale è il Teatro alla Scala.
La sentenza del Consiglio di Stato può ora portare al commissariamento del Teatro ed espone il nostro Paese, nonostante la felice nomina di Alexander Pereira a nuovo sovrintendente,a una pessima figura nel mondo internazionale della cultura e della musica. E può minare alla base quel nuovo modello di rapporto tra pubblico e privato per la valorizzazione e la gestione delle attività culturali, che il Teatro alla Scala, insieme al Sindaco di Milano che ne è presidente, sta perseguendo con intelligenza e con successo. In questo modo si precluderebbe un percorso che, come è avvenuto negli altri Paesi, potrebbe compensare largamente i tagli costanti di risorse pubbliche che la Cultura ha subito nell’ultimo quindicennio.
Scelta Civica auspica un confronto equilibrato tra le parti in causa che porti a una ragionevole gestione delle conseguenze potenzialmente assai dannose di questa sentenza.

Ilaria Capua, responsabile nazionale per la Ricerca e la Cultura di Scelta Civica

Pietro Ichino, coordinatore del programma di Scelta Civica

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