LA QUESTIONE DELL’INQUADRAMENTO DEI MILITARI TRASFERITI IN UNA AMMINISTRAZIONE CIVILE

IL VALORE ECONOMICO E PROFESSIONALE DEL LAVORO SVOLTO NON CORRISPONDE SEMPRE AL SUO INQUADRAMENTO NOMINALE – È COMUNQUE MEGLIO CONTINUARE A LAVORARE EFFETTIVAMENTE, CON UN INQUADRAMENTO NOMINALMENTE DIVERSO, CHE CONSERVARE L’INQUADRAMENTO MA DI FATTO NON LAVORARE

Messaggio pervenuto il 18 novembre 2013 da un sottufficiale delle Forze Armate – In argomento v. anche i numerosi altri documenti reperibili attraverso il portale dedicato alla riduzione degli organici nelle forze armate

Gent.mo Senatore,
desidero innanzi tutto ringraziarLa  per aver pubblicato le lettere che Le sono pervenute dal personale militare corredate dalle Sue risposte a stretto giro di posta.
Mi permetto, però, di rappresentarLe la situazione in cui verrà a trovarsi a breve il personale militare che transiterà all’impiego civile.
Lei dice che  “Le amministrazioni pubbliche coprirebbero ben volentieri  le scoperture di organico con personale proveniente da altre amministrazioni – e in particolare da quella militare”; il ragionamento non fa una grinza, il problema è solo come inquadrare questo personale militare proveniente dalla Difesa.
Atteso che il grosso degli esuberi è attestato tra il personale che riveste il grado di Primo Maresciallo e 1°Maresciallo Luogotenente il quale ai sensi della tabella di equiparazione degli incarichi/funzioni vigente dal lontano 2002, transiterebbe all’impiego civile in area 3 quella dei funzionari amministrativi, sa cosa hanno pensato di fare i dipendenti civili della Difesa, sigle sindacali con in testa USB DIFESA ed FP CGIL DIFESA?
Hanno  fatto il diavolo a quattro con il Ministro MAURO in una recente riunione relativa al transito dei militari in esubero verso il personale civile del Dicastero, pretendendo che il personale che riveste il grado apicale dei Marescialli, i Primi Marescialli, venga collocato nella fascia di Assistente Amministrativo invece che in quella di Funzionario Amministrativo che gli spetta per Legge, mantenendo però lo stipendio in godimento, che vivaddio non può essere ridotto!
Alle “ritrosie” della compagine ministeriale presente alla riunione, che riteneva forse un po’ troppo forte dare uno stipendio da Funzionario a degli Assistenti, facevano comunque inserire la norma che, se i Primi Marescialli volevano ricoprire la carica di Funzionari Amministrativi gli stessi avrebbero dovuto essere in possesso di Laurea Magistrale.
I sindacalisti, travolti dall’impeto, facevano inserire questa postilla ben sapendo che i Marescialli sono in possesso di Laurea Triennale, probabilmente con lo scopo di inserire in posizioni da funzionario i loro tesserati; dimenticavano però che  il sistema di reclutamento e formazione di dirigenti e funzionari pubblici di cui al D.P.R. n° 70 del 2013 prevede per i candidati già dipendenti di amministrazioni pubbliche che gli stessi devono essere in possesso della laurea triennale con esperienza professionale almeno triennale nell’ambito della pubblica amministrazione….
Constatato che il Ministro era restio ad attuare quanto richiesto e non contenti delle note a piè pagina della tabella che consentivano ai Marescialli con laurea magistrale, il transito in area 3, riuscivano a seguito di incontro con il SSS Pinotti a far espungere dalla tabella anche la postilla della Laurea, precludendo tout court l’accesso ai Marescialli al primo gradino della carriera dei funzionari.
Ma questo non bastava ai mitici sindacalisti, dopo essersi accertati che i Marescialli NON transiteranno in area 3 nemmeno con la Laurea, hanno richiesto che venga attuato un diverso transito tra le aree del personale civile promuovendo il passaggio tra le aree con i criteri stabiliti dal contratto collettivo nazionale di lavoro (per esempio per il passaggio alla 3° Area diploma + anzianità professionale) e non con le regole stabilite dalla Riforma Brunetta, nella quale si prevede che l’accesso alla 3° Area avvenga solo con il possesso della laurea…
Incredibile, vero? I Marescialli pur se in possesso di Laurea addirittura magistrale nemmeno morti potranno fare i funzionari amministrativi nella Difesa, i dipendenti civili lo saranno solo con il Diploma!!
Ci dica Lei gentilissimo Senatore con quale spirito un Primo Maresciallo delle FFAA con almeno 30 (trenta anni) di servizio e 50(cinquanta) di età laureato al top della carriera nella amministrazione militare, possa andare a fare fotocopie alle dipendenze di un funzionario  civile, assunto due giorni prima con il solo diploma di Scuola superiore, divenuto funzionario perchè il suo sindacato può fare il diavolo a quattro con il SottoSegretario di Stato alla Difesa?
Certo della Sua ospitalità, ringrazia
Primo Maresciallo P. R.

Prendo nota con molta attenzione e interesse di queste osservazioni. A mia volta, però, propongo due osservazioni.
1. Il livello di professionalità di una posizione di lavoro non dipende dal nome che le si dà o dal numero romano che si attribuisce al suo “livello” in questo o in quel sistema di inquadramento: accade, per esempio, che un lavoratore inquadrato al secondo livello in un determinato sistema di inquadramento si ritrovi – pur svolgendo esattamente le stesse mansioni e funzioni – inquadrato al terzo livello a seguito del passaggio a un’azienda che applica un contratto di lavoro diverso.
2. Per altro verso, è in qualche misura inevitabile che una parte della professionalità espressa in una posizione lavorativa possa andare dispersa nel trasferimento ad altra posizione: questo può accadere anche nel trasferimento all’interno di una stessa amministrazione. Ma quando alla persona interessata venga garantito il mantenimento del livello di reddito precedente al trasferimento, è comunque meglio per lei trasferirsi a una nuova posizione nella quale il suo lavoro è utile, piuttosto che rimanere in una posizione nella quale il suo lavoro è inutile e dunque presumibilmente non viene neppure svolto effettivamente.  (p.i.)

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