N. 273 – 25 novembre 2013

DOPODOMANI LA DECADENZA DI BERLUSCONI: NON C’È NULLA DA FESTEGGIARE
Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi: Non c’è proprio niente da festeggiare. Sulla stessa lunghezza d’onda dell’intervento di Alessandro Maran, senatore SC, nel dibattito aperto da reteLib su I liberali e il bipolarismo: Non tornerà più l’età dell’oro.

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE: UNA VICENDA PARLAMENTARE SCONCERTANTE
Secondo i dirigenti del PD e il sottosegretario al Lavoro non sarebbe ammissibile neppure in via sperimentale una forma di complementarietà tra pubblico e privato nei servizi per l’impiego per favorire il reinserimento dei disoccupati nel tessuto produttivo. Leggi il resoconto di questa vicenda sconcertante: il Governo che assume un impegno in un primo tempo, per la promozione dell’esperimento regionale del “contratto di ricollocazione”, poi se lo rimangia per l’opposizione del PD. Sul terreno delle politiche attive del lavoro, elettroencefalogramma piatto. Nel frattempo, ovviamente, la produttività dei Centri per l’impiego pubblici resta infima: leggi l’articolo di Sergio Rizzo pubblicato sul Corriere della Sera di venerdì.

SEMPLIFICAZIONE DEL DIRITTO DEL LAVORO: UNA INIZIATIVA BI-PARTISAN
L’invito congiunto rivolto da Michele Tiraboschi e da me a tutti i cultori della materia a cooperare per l’individuazione delle soluzioni migliori per rendere più snella e leggibile la legislazione sul lavoro di fonte nazionale e per arrivare a un Codice semplificato basato su di un ampio consenso.

       Portale della Semplificazione e della Flexsecurity

GLI INCONTRI SU “IL LAVORO SPIEGATO AI RAGAZZI”
Ho presentato  Il lavoro spiegato ai ragazzi (e anche ad alcuni adulti) venerdì alla Spezia; lo presento oggi alle 17.30 a Torino (v. la pagina Incontri). La Nuvola del lavoro (pagina del sito Corriere.it) ne ha pubblicato la settimana scorsa una nuova recensione.

IL DIBATTITO SULLA RIDUZIONE DEGLI ORGANICI MILITARI CONTINUA
On line il nuovo portale della riforma delle Forze Armate, che raccoglie tutti gli interventi pubblicati sul sito fino a oggi. In seguito alla pubblicazione della proposta di SC di un modo alternativo per risolvere la questione degli organici, e al dibattito in proposito con il tenente colonnello Bottacchiari, vicepresidente del Cocer dell’Areonautica militare, ho ricevuto numerose lettere, delle quali pubblico alcune con una mia risposta: una sulla questione dei criteri di età o professionali per la selezione del personale destinato a uscire dalle FF.AA. e una sulla questione dell’inquadramento dei militari trasferiti ad altra amministrazione.

       Trasparenza e Valutazione nelle p.a.

IL LAVORO CHE C’È MA NON SI VEDE
Scarica il video del seminario on line Ambrosetti Webinar sul diaframma tra domanda e offerta di lavoro e sul progetto di sperimentazione del contratto di ricollocazione: uno strumento per immettere efficacemente giovani in cerca della prima occupazione e disoccupati nei grandi flussi delle assunzioni, che sono molto rilevanti anche in questo periodo di crisi gravissima.

IN SICILIA NEL 2012 UN MILIONE DI CONTRATTI DI LAVORO REGOLARI (16% ANZIANI)!
Messaggio per i molti che mi hanno dato del visionario per aver sostenuto che in Italia nel 2012 sono stati stipulati 1,7 milioni di contratti di lavoro regolari a tempo indeterminato, più altri 8 milioni di contratti a termine o “a progetto”, tutti abbastanza ben distribuiti sul territorio nazionale tra nord, centro e sud: dal sistema delle comunicazioni obbligatorie al ministero del Lavoro risulta che in Sicilia (cinque milioni di residenti) nello scorso anno i contratti regolari sono stati 1.042.740, di cui 189.823 a tempo indeterminato. Scarica le tabelle tratte dal sistema delle comunicazioni obbligatorie con un commento mio e uno di Lelio Cusimano pubblicato sul Giornale di Sicilia. Ne risulta anche che in Sicilia nello stesso anno il 16 per cento dei nuovi contratti di lavoro è stato stipulato con cinquantenni o sessantenni: dunque non è vero che chi perde il lavoro sopra i cinquant’anni di età non può più trovare il lavoro e l’unica soluzione è il prepensionamento (il ministro della Difesa prenda nota).

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