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CONVERGENZA E COOPERAZIONE TRA SC E LE ASSOCIAZIONI LIBERAL-DEMOCRATICHE

L’ESITO MOLTO POSITIVO DI UN AFFOLLATO E INTENSO INCONTRO SVOLTOSI NELLA SEDE NAZIONALE DI SC,  CUI HANNO PARTECIPATO VENTI ASSOCIAZIONI CON VARIE RADICI MA COMUNE IMPEGNO SUL TERRENO DELLE RIFORME NECESSARIE AL PAESE

Comunicato congiunto diffuso al termine dell’incontro del 3 dicembre 2013 – Sui fatti che lo hanno preceduto v. Scelta Civica e le associazioni liberal-democratiche [1].

Scelta civica ha promosso oggi un incontro tra le associazioni che si ispirano agli ideali del liberalismo europeo, al fine di stabilire con esse un rapporto continuativo di cooperazione e consultazione. All’esito dell’incontro, a cui hanno partecipato anche il segretario nazionale di Scelta Civica, Stefania Giannini, il vicepresidente Vicario Renato Balduzzi e il senatore Mario Monti, le associazioni partecipanti Adam Smith Society, Alleanza Liberaldemocratica per l’Italia, Azione Civica, Base Liberale, Gli Outsider, Glocus, Italia Aperta, Italia Futura, LibMov, Libertiamo, Partito Repubblicano, Riformisti Insieme, Sardegna Domani e ZeroPositivo hanno convenuto sull’esigenza di dare vita e consistenza in Italia a una forte aggregazione liberale e riformatrice, in funzione della riforma europea dell’Italia, e hanno a tal fine costituito un gruppo di coordinamento composto da Stefano Cianchi, Silvia Enrico, Pietro Ichino, Enzo Palumbo e Simone Perillo, ma aperto a ogni altra persona interessata, per sviluppare l’iniziativa comune, centrata prioritariamente su questi punti programmatici:

  1. Trasparenza totale, valutazione e benchmarking nelle amministrazioni
    1.1. – Attuazione della mobilità tra amministrazioni secondo l’art. 33 T.U. (mai applicato).
    1.2. – Implementazione progressiva, con scadenze predeterminate, di un sistema di responsabilizzazione diretta dei dirigenti pubblici, a norma dell’art. 21 T.U. (mai applicato), in relazione a obiettivi precisi, specifici e misurabili di allineamento alle amministrazioni più virtuose…
    1.3. – … incominciando dall’amministrazione giudiziaria: vincolo per i dirigenti di progressiva drastica riduzione dei tempi dei giudizi, anche attraverso il passaggio dalla trattazione in parallelo dei processi a quella sequenziale.
    1.4. – Introduzione di una legge organica sulla trasparenza totale sul modello dei Freedom of Information Acts U.S.A. e U.K., applicabile anche agli organi costituzionali (Parlamento, Corte costituzionale, Cnel, CSM).
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  2. Riduzione del debito attraverso la valorizzazione e dismissione della parte di patrimonio pubblico poco o male utilizzata, nella misura di almeno 20 miliardi ogni anno
    2.1. – Attuazione, secondo un cronogramma rigoroso, del programma di privatizzazioni delle partecipate dirette dello Stato, delle Regioni ed Enti Locali, che non svolgano funzioni per le quali sia strettamente indispensabile il controllo pubblico.
    2.2. – Valorizzazione (anche attraverso l’assegnazione in enfiteusi) o dismissione del patrimonio pubblico immobiliare poco o male utilizzato.
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  3. Riduzione drastica della spesa pubblica corrente e delle imposte
    3.1. – Riduzione della pressione fiscale complessiva del 2% ogni anno, incominciando da lavoro e impresa, per proseguire con i consumi e infine la proprietà.
    3.2. – Statuto del contribuente: riduzione drastica degli adempimenti e dei costi necessari per il pagamento delle imposte.
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  4. Semplificazione radicale della legislazione del lavoro e flessibilizzazione del mercato del lavoro
    4.1. – Codice semplificato del lavoro ispirato ai principi della flexsecurity, secondo le linee del d.d.l. n. 1006/2013.
    4.2. – Instaurazione di un regime di cooperazione e concorrenza tra servizio pubblico e servizi privati nel mercato del lavoro, attraverso la sperimentazione regionale del contratto di ricollocazione.
    4.3. – Sperimentazione immediata di un contratto di lavoro a tempo indeterminato più snello e flessibile e meno costoso.
    4.4. – Programma di allineamento entro un quinquennio del cuneo fiscale e contributivo almeno ai livelli medi dei principali Paesi europei.Liberalizzazioni e apertura dell’Italia agli investimenti stranieri.
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  5. Liberalizzazioni e apertura dell’Italia agli investimenti stranieri
    5.1. – Attuazione delle misure contenute nel documento Destinazione Italia (settembre 2013).
    5.2. – Varo della legge sulla concorrenza.
    5.3. – Attuazione del programma di liberalizzazioni nei settori: energia elettrica e gas, distribuzione carburanti, comunicazioni, servizi postali, banche e assicurazioni, trasporti, autostrade, sistema aeroportuale, farmacie, servizi professionali, servizi pubblici locali, sanità.
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  6. Responsabilizzazione dei dirigenti della Scuola e promozione delle eccellenze nell’Università
    6.1. – Autonomia degli istituti e responsabilizzazione dei loro dirigenti in relazione ai risultati secondo il progetto “Idee per la crescita” [2] dell’Einaudi Institute for Economics and Finance.
    6.2. – Promozione delle eccellenze universitarie, secondo il progetto “Facoltà di scelta” fondato sul sistema degli income contingent loans [3].

Le stesse associazioni hanno inoltre condiviso l’intendimento di coltivare il confronto e ogni possibile collaborazione con LibertàEguale, Officine Democratiche e con le formazioni aderenti al movimento “In Cammino per Cambiare”, anch’esse presenti all’incontro.

Roma, 3 dicembre 2013