LA STRANA PROTESTA DI UN “COMITATO ESODATI”

SECONDO I RAPPRESENTANTI DI QUESTA ORGANIZZAZIONE, SAREBBE “ESTREMAMENTE PERICOLOSO […] IMPEGNARE IL GOVERNO AD ATTIVARSI PER POLITICHE DI RICOLLOCAMENTO AL LAVORO DEGLI ULTRACINQUANTENNI” – RISPONDIAMO LORO: “SE È COSÌ, VUOL DIRE CHE IL PERICOLO ESTREMO È IL NOSTRO MESTIERE”

Messaggio indirizzato il 17 settembre da Claudio Ardizio, a nome di un Comitato Esodati, a tutti i senatori firmatari dell’Ordine del giorno presentato alla Commissione Lavoro del Senato il 16 settembre 2014, in riferimento al disegno di legge n. 1558/2014 (c.d. sesta salvaguardia esodati); punteggiatura e sintassi non sono state modificate; altri messaggi identici sono arrivati agli stessi destinatari anche da altri rappresentanti di analoghe organizzazioni – Seguono la mia risposta e due messaggi di dissociazione a nome di numerosi altri Comitati Esodati – In un secondo tempo (22 settembre) è arrivato un ulteriore messaggio di Claudio Ardizio, che doverosamente pubblichiamo con una brevissima replica.

Buongiorno.
Il contenuto dell’ordine del giorno OdG  Ichino  presentato il 16-9 , in Commissione Lavoro al  Senato, da esponenti della maggioranza, Pietro Ichino (Sc), Hans Berger (Svp), Giuseppe Pagano (Ncd) e Annamaria Parente (Pd), RIVELA IGNORANZA della SITUAZIONE ITALIANA  e poca conoscenza del numero degli esodati ancora rimasti da SALVAGUARDARE .
Sono 170.000 di cui  45.600 secondo le tipologie della sesta salvaguardia ( che il governo vuole ancora provare a salvare coi risparmi di 2 miliardi delle prime 6 salvaguardie – comma 235 della legge 228/2012 prevede di usarli per un fondo per ulteriori interventi- cosi ci ha riferito il dott Luigi Caso Capo Gabinetto di Poletti), mentre rimangono 125.000 esodati di tipologie che il governo non vuole considerare ( CV ante 2007 , 15enni , nati nel 1952).
Ai senatori firmatari chiediamo di RITIRARE la firma da tale OdG , come gruppo del PD
In un Paese serio, i senatori della maggioranza di governo, avrebbero ascoltato le nostre delegazioni quando il 9-9  vi abbiamo chiesto incontri.
I componenti della  commissione lavoro  LO DOVREBBERO FAR RITIRARE… o NON VOTARE
La cosa più veloce ed efficace potrebbe essere un eventuale rigetto/rifiuto/bocciatura del rappresentante del Governo in fase di votazione in commissione .
Noi ci prepariamo ad ulteriori lotte anche davanti al Senato finché tutti gli Esodati non saranno salvi. OdG  DA RITIRARE.
Attenzione  a  OdG  Ichino, è estremamente pericoloso definendo concluso il problema esodati vuole impegnare il governo ad attivarsi per politiche di ricollocamento al lavoro degli ultracinquantenni e a non aprire ad ulteriori salvaguardie e/o soluzioni strutturali.
Grazie
Claudio Ardizio
P.S. Consiglio agli esodati  “Romani” di andare a trovare  Pietro Ichino (Sc), Hans Berger (Svp), Giuseppe Pagano (Ncd) e Annamaria Parente (Pd)  per chiedergli di ritirare OdG presentato in sede referente, chiedere incontri con i presidenti e relatori su AS 1558  sesta salvaguardia delle Commissioni permanenti 1a e 5a, che devono rilasciare i pareri  alla 11^ commissione Lavoro 1a Commissione presid Sen Finocchiaro e  relatore Sen Palermo e 5a presid Sen Azzolini o alle segreterie delle stesse commissioni  basta telefonare al centralino   06 6706 1  e chiedere di passare le segreterie delle 1a e 5a commissione o assistenti dei senatori citati.

Ripeto qui quanto ho detto ai rappresentanti dei Comitati Esodati nel corso di un incontro (dai toni civilissimi, molto diversi da quelli concitati e aggressivi di questo messaggio e degli altri identici pervenuti in questi giorni), svoltosi in Senato il 9 settembre scorso: la nozione di “esodato” per il quale è doveroso disporre un’eccezione alla riforma pensionistica del dicembre 2011 comprende tutti coloro che, avendo perso involontariamente l’occupazione nel periodo immediatamente precedente o immediatamente successivo alla riforma stessa, si attendevano un pensionamento ormai prossimo secondo le vecchie regole, nonché tutti i lavoratori in carico da prima della riforma a “fondi di solidarietà” istituiti in funzione della soluzione di crisi occupazionali aziendali o di settore. È evidente che deve esserci un limite temporale oltre il quale il pensionamento atteso secondo le vecchie regole non può più considerarsi “prossimo” ai fini della salvaguardia; e l’intero quadriennio 2012-2015, per il quale è stata disposta la salvaguardia, appare da questo punto di vista un periodo congruo. Per altro verso, la grande maggioranza dei casi per i quali il Comitato Esodati chiede oggi la salvaguardia riguarda, in realtà, persone ultracinquantacinquenni che per i motivi più svariati hanno perso il posto di lavoro, prima o dopo l’entrata in vigore della riforma del 2011: escludere tutti coloro che si trovano in questa situazione dall’applicazione delle nuove norme pensionistiche equivarrebbe evidentemente ad abrogare la riforma stessa. Invito comunque il Comitato Esodati a considerare che il nostro Ordine del Giorno non si limita a escludere che l’anticipazione del pensionamento possa costituire il solo strumento per la soluzione dei problemi occupazionali dei cinquantenni e sessantenni, ma impegna il Governo a destinare d’ora in poi una ampia gamma di misure per la promozione dell’active ageing, mirate a sostenere anche economicamente la partecipazione dei sessantenni al mercato del lavoro al mercato del lavoro. Mi sembra che i Comitati Esodati sarebbero più credibili se non manifestassero tanto disprezzo per queste misure, spingendosi addirittura a definire “estremamente pericoloso […] impegnare il governo ad attivarsi per politiche di ricollocamento al lavoro degli ultracinquantenni”. I firmatari dell’Ordine del giorno contestato non sono disponibili per rappresentare in Parlamento posizioni di questo genere. E avvertono chi le sostiene che considerano loro preciso dovere promuovere tutte le misure possibili per il ricollocamento al lavoro (anche) degli ultracinquantenni.   (p.i.)

LE DISSOCIAZIONI

Carissimo Senatore, buongiorno.
Come nelle precedenti mail non ho mai usato nei suoi riguardi minacce o quantaltro,  la voglio ringraziare ” purtoppo” con qualche giorno di ritardo per il colloquio che ci ha concesso [è l’incontro in Senato del 9 settembre, del quale faccio cenno qui sopra nella mia risposta – n.d.r.]. La volevo avvisare e metterla al corrente, che il Sig. Ardizio non rappresenta affatto i comitati degli esodati, ma rappresenta solo la sua persona ed un comitato da lui gestito che sta creando dei seri problemi anche a noi, danneggiandoci e mettendoci contro persone come Lei, che anche se non condividiamo la sua strategia politica non siamo mai arrivati alle minacce o agli insulti. Pertanto a nome del Comitato Esodati romani – e le posso garantire anche a nome di tutti i Comitati esistenti sul territorio – ci dissociamo dalla mail da Lei ricevuta da parte del sig. Ardizio.
Le chiedo se sul suo blog dove ha pubblicato la lettera del sig. Ardizio può pubblicare anche questa mia.
Giuliano Colaci – Roma

.

Agli Onorevoli Senatori  Ichino, Berger, Pagano e Parente
e, Per conoscenza, al Presidente del Senato On. Pietro Grasso e al presidente della Commissione Lavoro del Senato On. Sen. Maurizio Sacconi

Gentili senatori in indirizzo,
apprendiamo con forte disappunto e forte disagio delle mail offensive/intimidatorie a voi inviate da colleghi Esodati a seguito del vostro sostegno all’OdG presentato dal Sen. Ichino nell’ambito dell’esame del DDL 1558. Ne siamo sinceramente dispiaciuti ed amareggiati in quanto agli aderenti ai nostri Comitati raccolti nella “Rete dei Comitati degli Esodati” abbiamo sempre chiesto il massimo rispetto delle Istituzioni e dei suoi rappresentanti.
I toni che abbiamo sempre usato come “Rete”, come dimostrato nelle svariate occasioni di incontri istituzionali e presidi tenuti a supporto della nostra questione,(non ultimi quelli tenutisi il 9 c.m.)  sono sempre stati improntati al massimo rispetto dei nostri interlocutori, e le nostre “buone ragioni” sempre riportate con motivazioni razionali e democraticamente spiegate e documentate.
Da quasi 3 anni i nostri Comitati oltre a battersi per il nostro diritto alla pensione, svolgono anche un inteso lavoro di supporto tecnico,  consulenziale, economico e psicologico dei nostri colleghi non ancora salvaguardati ed in tutti i modi cerchiamo di contenere la rabbia e disperazione di tantissimi di loro: purtroppo ci rendiamo spesso conto che il nostro operare poco può fare di fronte alla disperazione e davanti alla prospettiva di molti di restare anni senza alcun reddito e senza pensione;  francamente, di fronte alla realtà che viviamo tutti i giorni non ci sentiamo di approvare chi pretenderebbe di affermare, seppure in un Ordine del Giorno, che la questione Esodati è stata affrontata e risolta e, quindi è da considerare chiusa !! Sostenere che occorre costringere queste persone con cui “lo Stato ha rotto un patto”, quasi tutti ultrasessantenni, a tornare a lavorare vuol dire non conoscere la realtà sociale/economica in cui queste persone sono state letteralmente “scaraventate” dalla riforma Fornero.
Non vogliamo con questo in alcun modo giustificare gli autori delle mail da voi denunciate, dalle quali tutti i nostri Comitati aderenti si dissociano prendendone fermamente le distanze.
Siamo ben coscienti che In democrazia tutto si può ( e si deve poter) dire portando nel discorso motivazioni e ragionamenti a supporto e confronto delle proprie buone ragioni  ….. ma quando pur avendo ragione si scade nell’offesa o nell’intimidazione la ragione si dilegua e si passa nel torto e nella barbarie!
Cordiali saluti.
Per la “Rete” dei Comitati degli Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Donne ESMOL, Esonerati Pubblica Amm.ne, Fondi di Settore e Licenziati senza tutele
Francesco FLORE  –  email:comitatiesodatinrete@gmail.com

UN NUOVO MESSAGGIO DI CLAUDIO ARDIZIO

Buongiorno Senatore Ichino
sul suo sito qualifica una mia mail come aggressiva  ( mentre una frase dice che un suo OdG  è estremamente pericoloso  ) ed inoltre distorce nel titolo la frase prendendone solo la parte  che le fa comodo.
Attenzione  a  OdG  Ichino, è estremamente pericoloso definendo concluso il problema esodati vuole impegnare il governo ad attivarsi per politiche di ricollocamento al lavoro degli ultracinquantenni e a non aprire ad ulteriori salvaguardie e/o soluzioni strutturali.
SECONDO I RAPPRESENTANTI DI QUESTA ORGANIZZAZIONE, SAREBBE “ESTREMAMENTE PERICOLOSO […] IMPEGNARE IL GOVERNO AD ATTIVARSI PER POLITICHE DI RICOLLOCAMENTO AL LAVORO DEGLI ULTRACINQUANTENNI” –  dimenticando volutamente la seconda parte
Le chiedo di citare nel titolo tutta la frase  – in alternativa  valuterò se e come segnalare il fatto distorcente alla polizia postale, ed alla Authority ove ne sussistano gli estremi. Resto in attesa di una sua corretta chiarificazione sulle aggressioni ? e minacce ?  e correzione del titolo
Distinti saluti
Claudio Ardizio – claudio.ardizio@libero.it
(COMITATO ESODATI E PRECOCI D’ITALIA)

Ciascun lettore può verificare che nel sottotitolo di questo post le parole omesse (per ovvie necessità di spazio, trattandosi appunto di un sottotitolo) sono correttamente sostituite con il segno grafico […]: il senso della frase non ne viene in alcun modo alterato, mentre chi lo desidera può leggere subito sotto, nel testo da cui la citazione è tratta, la proposizione integrale.  (p.i.)

P.

 

Stampa questa pagina Stampa questa pagina

 

 
 
 
 

WP Theme restyle by Id-Lab