IL PROBLEMA POSTO DA FASSINA

“IL PUNTO POLITICO NON È L’INGRESSO DI ALCUNI PARLAMENTARI DI SC NEL PD, MA LO SPOSTAMENTO DELL’ASSE PROGRAMMATICO-CULTURALE DEL PARTITO”

Estratto dall’intervista rilasciata da Stefano Fassina a Libero l’11 febbraio 2015 – In argomento v. anche: la mia lettera pubblicata dal Corriere della Sera l’8 febbraio scorso; il mio editoriale telegrafico dell’8 gennaio Perché non parteciperò al congresso di SC; la mia  intervista a Italia Oggi del 1° luglio 2014; l’editoriale telegrafico del 26 maggio 2014 L’insuccesso (non inutile) di Scelta Civica.

“[…] A mio avviso si è data una rilevanza politica eccessiva all’arrivo di alcuni parlamentari nelle file del PD. In realtà è il partito democratico che negli ultimi mesi si è spostato sulle posizioni di ex-montiani come Ichino. Il punto politico per noi è lo spostamento dell’asse programmatico culturale del PD verso l’agenda Monti. Questa è la questione. […]”

Questa volta concordo pienamente con l’ex-vice-ministro dell’Economia del Governo Letta. E mi sembra che la sua constatazione costituisca la risposta migliore a coloro che hanno accusato di opportunismo i senatori del Gruppo SC dopo la loro richiesta di adesione al Gruppo PD del Senato, nonostante che neppure uno di loro abbia chiesto assicurazioni di ricandidatura o altri “compensi” di alcun genere.

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