N. 343 – 4 maggio 2015

EXPO 2015 E QUELLI CHE VOGLIONO TORNARE AL MEDIOEVO
Con le mazze o i coltellacci, con i caschi neri o coi passamontagna (e i burqa), vogliono sempre la stessa cosa: bloccare la globalizzazione. Una riflessione sulla manifestazione dei No-Global del 1° maggio nel mio primo editoriale telegrafico di oggi. In argomento v. anche l’editoriale di Alberto Mingardi sulla Stampa dello stesso giorno in cui i Black Bloc hanno devastato il centro di Milano: Contro la fame ha funzionato bene proprio il mercato globale.

IL SENSO DELLA BATTAGLIA DI UNA VITA
L’impegno politico controcorrente nel Pci e nella Cgil degli anni ’70 e ’80, poi nel Pd di Veltroni e in Scelta Civica con Monti; la lotta lunga mezzo secolo per una profonda riforma del lavoro ispirata al confronto pragmatico con le migliori esperienze nel panorama globale: leggi la mia intervista pubblicata mercoledì da Linkiesta.

HIRE YOUR BEST EMPLOYER!
Sono i lavoratori a scegliere l’imprenditore (e non solo l’inverso), quando aumentano le loro opportunità con l’allargare il proprio raggio di mobilità, oppure quando, attraverso i loro rappresentanti politici e/o sindacali, attirano a casa loro un imprenditore straniero più capace di quelli indigeni di valorizzare il loro lavoro: leggi la mia intervista a Famiglia Cristiana di sabato.

UN CONCETTO POLITICO ITALIANO INTRADUCIBILE IN INGLESE
Solo da noi si considera pericoloso per la democrazia un Governo che nell’arco di un anno riesce a fare una riforma per la quale aveva assunto un preciso impegno programmatico: leggi il mio secondo editoriale telegrafico di oggi (a proposito di riforma elettorale, ma non solo).

PENSIONI: QUANDO LA CONSULTA PREDICA BENE MA RAZZOLA MALE
La Corte costituzionale non rispetta una regola importantissima che essa stessa si è data solo tre mesi fa: quella per cui anche le sue sentenze devono rispettare l’equilibrio di bilancio. Leggi il mio terzo editoriale di oggi,

SE IL GIUDICE IMPEDISCE ALL’IMPRESA DI PREVENIRE LA PROPRIA CRISI
Su il Garantista di ieri il mio netto dissenso rispetto a una sentenza sbagliata della Cassazione (16 marzo 2015 n. 5173): un orientamento giurisprudenziale che spiega la necessità della riforma dei licenziamenti che sta muovendo i primi passi.

QUESTIONE ESODATI: CHI NON VUOLE DISCUTERE DEI DATI REALI?
La Commissione Lavoro del Senato, per superare le polemiche inconcludenti, dispone un censimento diretto degli esodati non ancora salvaguardati, in collaborazione con l’Istat, che consenta di quantificare i casi, esaminandoli uno per uno. In un comunicato di mercoledì, la Rete dei Comitati Esodati accusa il censimento di “depistaggio e falsificazione” (nientemeno!). In una scheda tutti i fatti e un mio breve commento.

IL JOBS ACT E I SINDACATI
La riforma del lavoro, pur non concordata con il sindacato, apre al sindacato stesso alcuni terreni nuovi di iniziativa, che costituiscono altrettante sfide da non lasciar cadere, a cominciare da quello dell’assistenza ai lavoratori nel mercato: leggi l’articolo di Tommaso Nannicini, profesore di economia e consigliere del Presidente del Consiglio per la politica del lavoro, pubblicato su Mondoperaio di aprile.

FACCIA A FACCIA CON MAURIZIO LANDINI SULLA RIFORMA DEL LAVORO
Promosso a Milano dall’associazione di studenti B-Lab Bocconi per lunedì 4 maggio all’università Bocconi: la speranza è che si riesca, almeno per una volta, a discutere pacatamente e senza faziosità.

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