N. 351 – 28 giugno 2015

DIALOGO TRA ECONOMISTI E GIURISTI SUGLI EFFETTI REALI DEL JOBS ACT
Nelle relazioni di Pietro Garibaldi e mia, introduttive di un convegno straordinariamente intenso e serrato promosso a Lucca dalla Fondazione Giuseppe Pera, la proposta di alcuni indici e criteri in base ai quali potremo valutare l’impatto effettivo della riforma sul funzionamento del mercato del lavoro, sul comportamento di imprenditori e lavoratori, sugli orientamenti giurisprudenziali: scarica le slides delle due relazioni.

SCUOLA, IL MANIFESTO DEL NO: “SOLDI TANTI, CAMBIAMENTI ZERO”
A ben vedere, l’opposizione parlamentare al disegno di legge sulla scuola, dai toni tra il g oliardico e l’apocalittico, dà voce soltanto a un movimento tendente a impedire qualsiasi cambiamento nel sistema dell’istruzione: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.

LA MIA RELAZIONE SUL DECRETO IN MATERIA DI CIG
Un decreto scritto bene
, che va integrato con una norma semplice e chiara di disciplina civilistica generale della sospensione del lavoro. Resta inadempiuta la delega in materia di riduzione del contributo con cui la Cig si finanzia. La questione dei contratti di solidarietà c.d. “espansivi”. Su questo schema di decreto è on line la relazione che ho presentato alla Commissione Lavoro del Senato giovedì.

L’ALA SINISTRA DEL PD, CHE PERDE PIUME, E QUELLA LIBERAL
A un amico lettore che sollecita la costituzione di una “corrente liberal” in seno al Pd, rispondo che una associazione liberal-democratica c’è già da tempo, funziona a pieno ritmo, ed è bene che non si qualifichi come “corrente” del Pd, anche se oggi è composta per la quasi totalità da dirigenti e militanti di questo partito.

P.A.: LA SENTENZA DELLA CONSULTA NON GENERA UN “DIRITTO AL CONTRATTO”
Nel mio editoriale telegrafico dell’8 giugno scorso spiegavo che sopprimere un divieto di contrattazione nel settore pubblico non implica certo il sorgere di un obbligo: il principio contrattualistico implica che ciascuna delle parti sia libera anche di non contrattare: che quindi non esista alcun “diritto al contratto”.

 LAVORO: UNA SVOLTA IMPORTANTE, CON DUE CAPITOLI DA COMPLETARE
La riforma non sarà compiuta fin quando non sarà a regime il sistema dei nuovi servizi per l’impiego, per i quali conta molto più l’implementazione che la disciplina legislativa, e non sarà stato varato il Codice semplificato del lavoro: leggi la mia intervista pubblicata su Il Sussidiario di martedì.

IL BUROCRATE PIGRO E IL CITTADINO CIRENEO
Nei Paesi più civili del nostro, quando il documento necessario per una pratica amministrativa può essere reperito d’ufficio, esso non può essere richiesto al cittadino interessato. Non così (in linea di fatto) a sud delle Alpi: leggi la lettera di un esponente di LibertàEguale di Brescia, a seguito del mio articolo sulla “manina sapiente che cambia le leggi”, con la mia risposta.

 

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