N. 369 – 23 novembre 2015

I PRIMI TRE LICENZIAMENTI NEL REGIME DEL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
Il caso della riduzione del personale alle Cartiere Pigna di Tolmezzo, che ha coinvolto alcuni lavoratori assunti otto mesi prima col contratto a tutele crescenti, non costituisce certo una disconferma della bontà della riforma: anzi, ne costituisce un positivo banco di prova. Leggi in proposito la lettera di un segretario di Circolo Pd del Nord-Est e la mia risposta.

L’IMPORTANZA DEL TRATTAMENTO COMPLEMENTARE DI DISOCCUPAZIONE
Il contratto individuale di lavoro e quello collettivo, aziendale o nazionale, possono contenere diverse clausole atte a rafforzare la sicurezza per il caso di licenziamento, in armonia con il nuovo ordinamento: tra queste soprattutto l’integrazione della Naspi a carico dell’azienda, che costituisce uno dei capitoli più promettenti del sistema nascente del welfare aziendale. Leggi la mia risposta al quesito posto da un lettore.

CENTRI PER L’IMPIEGO – 1. OCCORRE SUBITO UN PIANO ORGANICO DI RILANCIO
Mentre la riforma sta accentrando le competenze per i servizi al mercato del lavoro, i terminali territoriali restano allo sbando e privi di risorse: non si può attendere che la nuova agenzia nazionale sia operativa per occuparsene. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.

CENTRI PER L’IMPIEGO – 2. LETTERE DALLA PRIMA LINEA
Sono quelle che sto ricevendo da diversi responsabili di CpI, a seguito dell’interpellanza al ministro del Lavoro presentata tre settimane fa e dell’intervista a Libero del 13 novembre: dopo le lettere da Treviso e da Como, leggi ora quella del responsabile del CpI di Tradate, in provincia di Varese.

DUE ERGASTOLANI RISPONDONO ALLA LETTERA APERTA SUL 41-BIS
Il regime di isolamento totale permanente non può mai giustificarsi come aggravio di punizione, neppure per il delitto più efferato. Il problema è se e in quale misura possa giustificarsi come misura di legittima difesa contro la possibilità del ripetersi di aggressioni mortali da parte di persone che non abbiano reciso i propri legami con le organizzazioni criminali di cui hanno fatto parte. Sulla questione, oggetto della mia  lettera aperta al mensile Ristretti orizzonti della settimana scorsa, sono giunte alcune prime risposte straordinariamente interessanti dalla Direttrice del periodico e da due condannati all’ergastolo, cui faccio seguire un mio nuovo intervento nella discussione.

DOPO L’ANNULLAMENTO DELLA RICHIESTA DI ARRESTO DI AZZOLLINI
Per aver negato quell’autorizzazione chiesta dal Tribunale di Trani, venimmo accusati di opportunismo e di “solidarietà di casta”; ma che figura avrebbe fatto il Senato se per conformismo avesse chiuso gli occhi sull’errore che ora la magistratura stessa riconosce e avesse acconsentito all’arresto indebito di un proprio membro? Leggi il mio secondo editoriale telegrafico di oggi.

IL COMPAGNO DI SCUOLA RITROVATO E LA BIBLIOGRAFIA RAGIONATA
Riscalda il cuore scoprire che una persona conosciuta nell’adolescenza ti ha seguito da vicino per quarant’anni condividendo le tue idee e il frutto del tuo lavoro, al punto di diventare un tuo bibliografo in incognito: leggi la lettera di un ex-compagno di liceo, con la mia risposta.

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