IL SOTTOSVILUPPO CHE HA RADICI IN UNA CULTURA SBAGLIATA

È QUELLA ALIMENTATA DA UN GOVERNO REGIONALE CHE AI GIOVANI SA OFFRIRE SOLTANTO IL PEGGIORE ASSISTENZIALISMO E DA UNA UNIVERSITÀ CHE GLI FA COLPEVOLMENTE SPONDA

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 390, 27 aprile 2016.

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Ufficio di Presidenza della Regione Calabria, 2009

Coloro che frequentano questo sito fin dal suo primo anno di vita ricorderanno la lettera aperta al Presidente di allora della Regione Calabria – I 500 laureati calabresi eccellenti, che rischiano di essere avviati dalla Regione alla nullafacenza – e l’interrogazione parlamentare con le quali nell’ormai lontanissimo gennaio 2009 denunciavo la follia (oltre che la grave  illegittimità sostanziale e formale) di un programma destinato ad attivare presso le amministrazioni locali calabresi, con i soldi del Fondo Sociale Europeo, centinaia di mostruosi “super-stages” retribuiti con 1.000 euro al mese e della durata inizialmente prevista di 24 mesi. Materia: l’ “innovazione amministrativa”, nientemeno. Beneficiari: altrettanti laureati con 110 e lode. Ne seguirono numerosi interventi, testimonianze dirette e scambi epistolari, raccolti su questo sito in un apposito portale, dai quali è emersa in modo inequivocabile la dolosa e totale vacuità di questa iniziativa: vuoto pneumatico di contenuti formativi effettivi (l’ “innovazione amministrativa” non si studia certo nelle amministrazioni locali della Calabria, ma semmai in quelle del Centro e Nord-Europa!) e una promessa sottintesa di futura assunzione all’ingrosso dei 500 interessati nel settore pubblico, destinata fin dall’inizio con tutta evidenza a essere disattesa. Da allora sono passati ben sette anni, durante i quali si è assistito a mille promesse di proroghe, promesse di concorsi riservati, polemiche roventi sulle promesse non mantenute, ma gli ex-stagisti sono in gran parte ancora lì, a piatire per un posto di lavoro in Regione. Sul Corriere della Calabria del 26 aprile li sentiamo tuonare: “Basta con questa pantomima, siamo pronti a una ferrea battaglia”. Il fatto è che – come risulta dai documenti qui raccolti – di questa ormai settennale pantomima gli stessi ex-stagisti sono fin dall’inizio i protagonisti perfettamente consapevoli. Per favore, se vogliono incominciare almeno ora a onorare i loro 110 e lode, almeno non facciano le vittime.

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