ROBLEDO A TESTA BASSA CONTRO IL PARLAMENTO

L’INIZIATIVA SCORRETTA DI UN MAGISTRATO CONFERMA L’OPPORTUNITÀ DELLA PROTEZIONE DEI PARLAMENTARI CONTRO POSSIBILI ABUSI DA PARTE DI GIUDICI POCO SERENI O POCO CAPACI DI ASSOLUTA IMPERMEABILITÀ AGLI INTERESSI POLITICI DI PARTE

Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 415, 21 novembre 2016 – In argomento v. anche Immunità parlamentare: una proposta ragionevole; inoltre il punto 7 del documento Le tesi del No che inducono a votare Sì     .

Robledo

Il dott. Alfredo Robledo, quando era Pubblico Ministero al Tribunale di Milano

Mi è arrivato in questi giorni un messaggio col quale il dott. Robledo, già Procuratore della Repubblica a Milano, chiede ai destinatari di sottoscrivere una petizione al Senato, affinché esso dia l’autorizzazione a procedere contro Gabriele Albertini per avere questi presentato contro di lui un esposto al ministro della Giustizia. Discutibile sul piano istituzionale, questa iniziativa del dott. Robledo, ma fin qui potrebbe anche rientrare nel novero degli attriti in qualche misura tollerabili fra i poteri dello Stato. Senonché nel suo stesso messaggio leggo una affermazione falsa e – questa sì – gravemente diffamatoria nei confronti del senatore Albertini (il quale avrebbe “minacciato di togliere supporto al Governo se non gli avessero concesso l’immunità per questa questione sua personale”: circostanza inventata di sana pianta dal dott. Robledo); affermazione per di più accompagnata da questa invettiva: “Non possono [i parlamentari] sguazzare nei loro privilegi, ricattare le istituzioni con la loro posizione e rimanere sempre impuniti”. Qui l’ex-P.M. milanese non solo ignora che in questa legislatura il Senato ha più volte approvato l’autorizzazione a procedere, o all’arresto, nei confronti di propri membri; ma qualifica come “privilegio” in cui i parlamentari “sguazzerebbero”, senza alcun distinguo, una guarentigia prevista dalla Costituzioe. Per chi nutrisse qualche dubbio sull’opportunità di questa guarentigia, basti richiamare quello che sta accadendo in Turchia, dove numerosi parlamentari sono stati arrestati per iniziativa di giudici evidentemente molto sensibili al vento politico che tira nel loro Paese (oltre che, forse, al fatto che altri 3000 loro colleghi, evidentemente meno sensibili al vento che tira, erano stati fatti arrestare dal Governo). Qui da noi, l’opportunità della guarentigia in questione si apprezza proprio in presenza di qualche magistrato incapace, come il dott. Robledo, di tenere un comportamento coerente con la dignità, serenità e imparzialità della sua delicatissima funzione.

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