- Pietro Ichino - https://www.pietroichino.it -

CASSESE: GLI INSEGNANTI HANNO IL DOVERE DI TRASFERIRSI DOVE LA SCUOLA HA BISOGNO DI LORO

“SE L’80 PER CENTO DEI PROFESSORI VIENE DAL SUD MENTRE GLI STUDENTI MERIDIONALI SONO SOLO IL 40 PER CENTO, È EVIDENTE CHE METÀ DEI PROFESSORI DEL SUD DEVE TRASFERIRSI AL CENTRO-NORD: LA SCUOLA DEVE OPERARE PRIORITARIAMENTE IN FUNZIONE DELL’INTERESSE DEGLI STUDENTI”

Brani estratti dall’intervista a Sabino Cassese pubblicata sul quotidiano Il Foglio il 17 gennaio 2017 – Segue il link alla pagina web dalla quale il testo intero dell’intervista può essere scaricato.
.

cASSESE

Il professor Sabino Cassese

“Assisto con stupore alla formazione di un nuovo diritto, quello di lavorare sotto casa. La riduzione dei supplenti con il loro assorbimento mediante concorsi, richiesta dal diritto europeo (del quale molti si lamentano, salvo utilizzarlo), ha messo in luce lo squilibrio insegnanti-studenti: i primi provengono per quasi l’80 per cento dal sud, i secondi sono solo per quasi il 40 per cento al sud. Di qui nascerebbe l’esigenza di trasferirsi al nord per molti insegnanti. I quali, in molti, invece, trovano ogni scusa, buona o cattiva, per non prendere servizio. Conseguenza paradossale: per risolvere il problema dell’eccesso di supplenti, si deve ricorrere a ulteriori supplenti per coprire i posti lasciati da chi non vuole allontanarsi da casa. […] stiamo assistendo a un rovesciamento dell’ordine naturale delle cose. Le scuole sono lì per gli studenti, non per gli insegnanti. […] Qui invece si vuole la scuola sotto casa perché fa comodo a chi insegna. […] La storia della scuola italiana è piena di trasferimenti di insegnanti, che accettavano di andare ad abitare lontano dal luogo di nascita […] ora – sia pure con lodevoli eccezioni – cercano ogni modo per non farlo. […] Gli insegnanti – mi riferisco a quelli che cercano tutti i motivi per non prendere servizio in luoghi diversi da quelli di residenza – pur avendo un posto, ritengono di aver diritto di averlo sotto casa. Chi lascia cattedre scoperte al nord, non si rende conto della diseguaglianza che produce, facendo valere questo nuovo diritto?”.

icona-dwl8 Scarica l’intera intervista pubblicata sul quotidiano il Foglio [1]

.