CHI HA VOTATO “NO” AL REFERENDUM NON HA TITOLO PER CRITICARE QUESTA LEGGE ELETTORALE

È incredibile la faccia tosta degli opinionisti che, dopo avere contribuito l’anno scorso a far saltare la riforma costituzionale, ora imputano alla legge Rosato, approvata dalla Camera nei giorni scorsi, di non consentire l’affermarsi immediato di una maggioranza di governo


Commento postato da Carlo Fusaro, professore di diritto costituzionale nell’Università di Firenze, sulla sua pagina Facebook, 13 ottobre 2017 – In argomento v. anche
Il nostro destino sembra essere quello delle larghe intese        .
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Carlo Fusaro

Carlo Fusaro

Solo due parole. Come la penso in generale chi segue questa pagina fb lo sa; e fra domani e dopodomani produrrò un’analisi più completa per Astrid, che poi rimbalzerò a tutti.
A) Lasciando da parte il consueto casino dei piazzaioli che sanno fare opposizione solo gridando al lupo al lupo (della costituzione, della democrazia e di quant’altro violati, etc.) come quello della famosa favola: per qualsiasi provvedimento anche vagamente non in linea con le loro aspettative (legittime, certo), I LETTORI NOTINO CHE SI TRATTA DELLA PIU’ VOTATA LEGGE ELETTORALE DAL 1948 IN AVANTI! 60% A FAVORE, 63% CONSIDERANDO SOLO I PRESENTI. Del resto sanno anche i bambini che una buona parte dell’opposizione l’ha votata.
B) Difficili da sopportare, invece, i commenti a caldo di certi opinionisti che davvero meriterebbero solo il mitico vaffa grillino; principe fra costoro il re delle facce di bronzo, Massimo Franco, una sorta di “Travaglio in doppio petto”, il quale dopo aver concorso ad affossare riforma costituzionale e Italicum lamenta che la nuova legge Rosato-Fiano non farà (non farebbe, aspettiamo) “guarire l’Italia dall’ingovernabilità”. Ma con quale faccia si scrive roba del genere? Certo che non dà governabilità: è quello che si è fortissimamente voluto e indotto popolo e corte ad assicurare. Ora fino a nuovi sviluppi ci teniamo sistemi a prevalenza proporzionale senza premi, senza ballottaggi e con tre forze politiche più o meno della stessa dimensione (salvo diverso ed auspicabile avviso dei cittadini elettori). Sarebbe interessante che commentatori del genere (oltretutto benevoli fino alla connivenza col M5S) ci spiegassero quale formula elettorale propongono per conciliare sistema tripolare e formazione di una salda maggioranza. Allo stesso modo ci vuole una bella faccia (quella appunto di Franco) per lamentare ipocritamente l’apposizione della questione di fiducia attribuendone, chissà perché, la responsabilità alla sola sinistra (anzi al Pd). Si è accorto costui che i gruppi della XVII legislatura da Bersani formati hanno per tutti i 5 anni costituito il tallone d’Achille di una maggioranza miracolosamente formata e mantenuta? Si è accorto che malessere sulla legge Rosato-Fiano c’era anche nei gruppi di Forza Italia?
E soprattutto, perché mai, caro Franco, soltanto da noi nel mondo (lo dico con cognizione di causa) si impone non solo che il governo abbia una maggioranza in ciascuna di DUE camere, ma che per giunta questa maggioranza debba confermarsi giorno per giorno in frequenti voti segreti? Cosa c’è mai di democratico nel permettere a un parlamentare di votare (non persone) nel segreto dell’urna senza assunzione pubblica di responsabilità? Una cento mille fiducie finché questo sistema che permette ancora troppi voti segreti non sarà superato definitivamente.”

 

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