Uno studio del ragionamento che sorregge effettivamente le sentenze in materia di giustificato motivo oggettivo di licenziamento, al di là del contenuto delle massime ufficiali – La nozione del g.m.o. come perdita attesa per l’azienda, in termini di costo contabile o di costo opportunità, superiore alla soglia ritenuta dal giudice applicabile nel caso specifico
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Slides della relazione che svolgerò il 15 dicembre 2017 a Roma, nel corso della Conferenza annuale della SIDE-Società Italiana di Diritto ed Economia – Sullo stesso argomento v. anche le slides di una mia lezione precedente [1], in italiano e meno estesa, svolta nel maggio scorso, e il fitto scambio epistolare tra Lorenzo Sacconi, professore nell’Università di Trento, e me [2] dell’estate 2017 (di cui è disponibile anche una tabella sintetica [3]) – Per una esposizione compiuta della tesi sostenuta in questa relazione v. il § 516 del mio trattato Il contratto di lavoro, vol. III [4].
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