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NASCE LA “LEGA PER L’UNINOMINALE”

SI E’ COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE CHE SI PROPONE, CON UNA RIFORMA ELETTORALE NEL SEGNO DELL’UNINOMINALE MAGGIORITARIO, DI RIDARE AGLI ELETTORI L’EFFETTIVO POTERE DI SCELTA NON SOLO DELLA COALIZIONE DI GOVERNO MA ANCHE DEL CANDIDATO, DI RIDURRE I COSTI DELLE CAMPAGNE ELETTORALI E LA DISTANZA TRA I CITTADINI E I PARLAMENTARI, DI PROMUOVERE NEL SISTEMA POLITICO IL CONFRONTO PRAGMATICO FRA PROGRAMMI RISPETTO AL CONFRONTO TRA IDEOLOGIE

Comunicato-stampa – Roma, 7 ottobre 2010

Si è tenuta a Roma questa mattina la prima assemblea dell’associazione promossa con il Manifesto per l’Uninominale [1] pubblicato il 18 agosto scorso.

L’assemblea ha deliberato all’unanimità che:
– l’associazione è denominata “Lega per l’Uninominale”;
– il comitato dei coordinatori, con il compito di redigere lo statuto definitivo e di rappresentare l’associazione fino alla sua entrata in vigore, è composto da: Mario Baldassarri, Franca Chiaramonte, Antonio Dainelli, Maria Ida Germontani, Pietro Ichino, Fulco Lanchester, Antonio Martino, Marco Pannella, Mario Patrono;
– il Tesoriere è Michele De Lucia;
– l’associazione ha sede presso il Centro Studi Economia Reale, in Roma, via delle Coppelle 16;

Scopo della Lega, secondo il manifesto iniziale, è la promozione di una riforma elettorale nel segno dell’uninominale maggioritario, finalizzata a:
– approdare a una riforma elettorale effettiva, durevole e orientata nel senso del collegio uninominale indicato in modo nettissimo dagli italiani a grande maggioranza nel referendum del 1993, poi in larga parte disatteso dal legislatore;
– adottare finalmente anche in Italia un sistema elettorale ispirato ai modelli sperimentati ormai da secoli in regimi civili – quali quelli anglosassoni – che si sono rivelati tra i più fecondi sul piano della democrazia, della sicurezza e del benessere dei propri cittadini;
– dare agli elettori la piena libertà, l’effettivo pieno potere e la piena responsabilità di scegliere il Governo e gli eletti, assicurando un rapporto personale efficace dell’eletto con chi lo elegge;
– promuovere in questo modo, al tempo stesso, l’autonomia della società civile e la laicità dello Stato, intesa come metodo indispensabile di cooperazione per il bene comune tra persone di fedi o ideologie diverse;
– ridurre il costo delle campagne elettorali e tagliare il costo – divenuto insostenibile – delle rendite che gli apparati dei partiti si assegnano quando si consente loro di assumere la funzione di tramite tra i cittadini e i parlamentari.

All’assemblea hanno partecipato i parlamentari Mario Baldassarri, Mario Barbi, Rita Bernardini, Emma Bonino, Franca Chiaromonte, Maria Ida Germontani, Domenico Gramazio, Pietro Ichino, Enrico Morando, Donatella Poretti, Giorgio Tonini, Maurizio Turco. Hanno altresì aderito i parlamentari Marilena Adamo, Vannino Chiti, Candido De Angelis, Benedetto Della Vedova, Salvo Fleres, Paolo Gentiloni, Ignazio Marino, Antonio Martino, Enrico Musso, Magda Negri, Marco Perduca, Adolfo Urso, Walter Verini, Giuseppe Viespoli.