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DOPO TANTI ANNI CHE VOTO PER I DS, QUALCHE COSA NON MI CONVINCE

Bologna, 7 aprile 2008
Gentile prof. Ichino,
seguo Lei, ed altri suoi colleghi riformisti come il Prof. Boeri da tempo e da tempo non perdo occasione di leggere cio’ che scrivete. Io andro’ a votare,  mia moglie la mia famiglia andranno tutti a votare, riteniamo l’insegnamento di Don Milani sul voto sempre valido; pero’ debbo dirle onestamente, stavolta, dopo tanti anni che voto per i DS (ora PD), onestamente qualcosa non mi convince.

 Le sue posizioni le conosco, alcune cose sono condivisibili, come quella di fare piazza pulita di tutta quella serie di contratti assurdi e iniqui e andare verso un welfare di tipo scandinavo , di disboscare il settore pubblico dei famosi fannulloni, ma manca un progetto complessivo di riduzione della spesa pubblica e Lei sa meglio di me quanto sia costoso l’apparato dello Stato: troppo per i servizi che da’ manca una vera politica che riduca le tariffe e agevoli la vera concorrenza e sanzioni i tanti cartelli una politica al servizio delle persone… che lavorano e si vedono divorare lo stipendio da tasse, contributi, tariffe locali, banche, assicurazioni, professionisti voraci, etc., tutte cose che ci aspettavamo da Romano Prodi, ma che forse non sono realizzabili per le lobby, le corporazioni, il sottobosco politico, etc.
Riflettero’ ancora.  Sono stati due anni deludenti.
Intanto grazie della garbata corrrispondenza epistolare. Le auguro un plebiscito e tanta fortuna professionale e politica.
Io intanto rifletto…
Cordialmente
P. R.
Il PD nasce per tentare di dare una risposta positiva a questi Suoi interrogativi, voltando pagina rispetto agli errori della vecchia sinistra e introducendo un nuovo metodo, più pragmatico e meno ideologico, per affrontare e risolvere i problemi che Lei giustamente indica come cruciali. E’ stato un primo atto molto coraggioso di auto-riforma della politica, che ha già prodotto alcuni risultati molto rilevanti. Se non fosse così, non avrei certo accettato la candidatura nelle sue liste. Quale che sia l’esito della Sua riflessione, La saluto anch’io molto cordialmente
p.i.