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N. 43 – 2 febbraio 2009

LA LETTERA DEL FRATELLO DI UN BRIGATISTA
Dopo la mia intervista pubblicata da la Repubblica il 27 gennaio [1], ho ricevuto da Paride Bortolato questa lettera, cui è seguita una mia risposta [2]. Il dialogo sta proseguendo; ma sarà mia cura sottrarlo ai riflettori dei media: anche su questo sito, pertanto, non ne darò ulteriore notizia.

Potermi incontrare con chi ce l’aveva a morte con me, discutere, scambiare con lui/lei il riconoscimento dell’essere entrambi persone umane e non bersagli su cui sparare costituirebbe il migliore “risarcimento in forma specifica” a cui io possa aspirare; sarei pronto per questo a rinunciare alla costituzione di parte civile nel processo.

 

“SENATORE ICHINO, CHE COSA LA TRATTIENE CON LA SINISTRA?”
Dopo l’incontro tempestoso con i brigatisti all’udienza del 23 gennaio, Andrea Marcenaro di Panorama mi interroga polemicamente sul tema: “Senatore Ichino, che cosa la trattiene con la sinistra?” [3]. Gli scambi attraverso i quali si sviluppa la dialettica tra il giornalista e il politico di orientamenti diversi si prestano a fornire uno spaccato interessante di come nasce un’intervista [3].

 

NUOVI CONSENSI AL PROGETTO PER LA FLEXSECURITY DAL VERTICE LOMBARDO DEL PD E DALLA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA
“Flessibilità sicura: il coraggio di sperimentare” [4]: l’articolo, pubblicato da l’Unità del 29 gennaio, con cui il Segretario regionale lombardo del Pd, Maurizio Martina prende posizione a sostegno del progetto. Due giorni dopo, a Davos, davanti a una platea internazionale, una netta dichiarazione nello stesso senso di Emma Marcegaglia [5]. V. invece le osservazioni critiche (con le mie risposte analitiche) della parlamentare europea Donata Gottardi e del giuslavorista Luigi Mariucci [6], in preparazione della sessione della Consulta del Lavoro e del Welfare del Pd del 4 febbraio prossimo.

 

 

GLI STAGE DELLA REGIONE CALABRIA, PIENI DI SOLDI E VUOTI DI FORMAZIONE: UNO STUDENTE CORAGGIOSO SMENTISCE I TRE RETTORI E I VERTICI POLITICI
tre Rettori delle Università d ella Calabria difendono l’iniziativa regionale. Ma la testimonianza diretta di un giovane interessato all’iniziativa li contraddice clamorosamente, spiegando come stanno andando realmente le cose: le due lettere del 29 gennaio [7] a confronto.

 

 

RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE: L’INCONCLUDENZA DI UN DIBATTITO SENZA DATI
In un mio articolo pubblicato sul sito lavoce.info il 30 gennaio [8] mi propongo di spiegare perché è tecnicamente impossibile fare previsioni attendibili sul punto se l’accordo firmato il 22 gennaio dalla Confindustria con la Cisl, la Uil, la Ugl e senza la Cgil causerà o no una riduzione dei livelli retributivi garantiti dai contratti nazionali, dal momento che a) una delle voci salariali nazionali è ancora indeterminata e b) non sappiamo nulla sul rapporto futuro tra inflazione interna e inflazione importata (nel post si può scaricare il testo del nuovo accordo interconfederale). Ottenere una base-dati condivisa dalle parti non sarà comunque possibile, in Italia, a differenza di quanto accade negli U.S.A. e in tanti altri Paesi, per l’arretratezza del nostro sistema pubblico di rilevazione ed elaborazione: v. in proposito l’articolo di Andrea Ichino, Giovanni Pica e Valentina Adorno, pubblicato due giorni prima sul [9] Sole 24 Ore [9].
Un sistema di relazioni industriali nel quale ciascuna parte ragiona su dati diversi rispetto alle altre non potrà mai funzionare bene!