ALCUNE IDEE SU COME RIDURRE IL DEBITO E IL DEFICIT
Il settimanale Oggi mi ha chiesto di aggiungere qualche mio “sms” ai molti che la redazione sta raccogliendo, contenenti consigli al ministro dell’Economia su come rimettere in sesto i conti pubblici italiani (15 luglio 2011) – Per una proposta più organica di spending review v., tra gli emendamenti presentati nei giorni scorsi dal Pd al decreto di Tremonti, l’emendamento redatto da Enrico Morando [1] interamente centrato sulla riduzione degli sprechi nella spesa pubblica
“Mettere all’asta (ma un’asta vera) le concessioni per stabilimenti balneari che occupano metà dei settemila chilometri delle coste italiane: se ne potrebbero ricavare alcuni miliardi”
“Vendere metà delle caserme semivuote che occupano vaste aree nel centro delle grandi città (l’altra metà andrebbe destinata a verde pubblico e servizi comunali): il ricavato, da destinare ovviamente a riduzione del debito, ammonterebbe a centinaia di milioni”
“Vendere le vecchie carceri situate al centro delle grandi città, destinando metà del ricavato a riduzione del debito e l’altra metà alla costruzione di carceri più moderne, con capienza maggiore, fuori dell’abitato”
“Sostituire i consigli provinciali con una commissione composta da tutti i sindaci della provincia: il risparmio supererebbe i 200 milioni annui”
“Ridurre i 120 membri del CNEL-Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro a 30 (i parlamentari basterebbe dimezzarli), e gli 80 dipendenti dello stesso organo a 20: il risparmio sarebbe di circa 14 milioni annui e la produttività dell’ente probabilmente aumenterebbe. A quel punto si potrebbe spostare il CNEL in uno stabile più modesto e vendere Villa Lubin con il suo parco, per non meno di altri 15 milioni”