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N. 44 – 9 febbraio 2009

EDITORIALE PER ELUANA ENGLARO
La poesia di Emily Dickinson [1] può dire più e meglio di cento trattati di medicina, di etica o di diritto. Intanto il Senato è convocato d’urgenza per legiferare – “entro tre giorni”, recita l’ingiunzione – su che cosa sia vita umana: anticipo il testo dell’intervento che svolgerò nel dibattito generale [2], come parlamentare laico e come… aspirante cristiano, in difesa della libertà di coscienza del cittadino, nella zona di dubbio ragionevole – almeno dal punto di vista civile – che talvolta divide i due confini giuridici della certezza dell’esistenza di una vita umana e della certezza della morte.

 

LE PRESE DI POSIZIONE DI MONTI, CHIAMPARINO, PASSERA, CAZZOLA E GIDP-HR A FAVORE DEL PROGETTO PER LA FLEXSECURITY. DAL FOGLIO, INVECE, UN ATTACCO DURO
La settimana si chiude con un fondo di Mario Monti sul Corriere della Sera [3] di domenica: “La proposta di Ichino, una speranza per i giovani”. Il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara, invece, pubblica il 5 febbraio una nota non firmata fortemente critica nei confronti del disegno di legge; poi ospita, due giorni dopo, la mia replica con un titolo su sei colonne: ciò di cui ringrazio il Direttore; entrambi gli interventi sono disponibili [4] nella sezione “Editoriali”.
Nel corso della settimana, si erano avute le prese di posizione favorevoli sul progetto da parte del 
Sindaco di Torino Sergio Chiamparino [5] (che ne ha dato anche una possibile lettura “nordista”), dell’A.d. di Intesa Sanpaolo Corrado Passera in un’intervista sul [6]Corriere della Sera [6] del 4 febbraio e (con maggiore cautela) del Vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera Giuliano Cazzola [7]: quest’ultima costituisce la prima manifestazione (molto misurata, per la verità) di interesse dall’interno del Centro-destra.
Consenso pressoché unanime da parte degli human resources managers partecipanti all’incontro promosso a Milano dal GIDP-HR venerdì scorso, con la partecipazione anche del Segretario nazionale della Cisl Giorgio Santini (che ha espresso anch’egli grande interesse e apertura nei confronti del progetto): è disponibile, nella sezione “Slides” la
presentazione del progetto in formato power point [8] introduttiva di quel convegno.
In seno alla Consulta del Lavoro e del Welfare del PD si regisstrano le prese di posizione favorevoli o comunque possibiliste sul progetto da parte di Pierpaolo Baretta, Matteo Colaninno, Carlo Dell’Aringa, Marigia Maulucci, Natalia Maramotti, Paolo Nerozzi, Giorgio Santini; fortemente contrari, invece, Cesare Damiano, Donata Gottardi, Luigi Mariucci, Gianni Principe e Giorgio Roilo.

UN’ALTRA DENUNCIA DI SPERPERI CA LABRESI NEL SETTORE DELLA FORMAZIONE
Un professore della Facoltà medica di Catanzaro denuncia un altro episodio di spreco di denaro [9] pubblico, frutto di una legge regionale e della connivenza tra autorità politiche e accademiche. Sui super-stage una mia intervista a cura di Andrea Gualtieri per il Giornale della Calabria [10].

 

IL DISASTRO DELLE POSTE A MILANO: CHE COSA ASPETTIAMO A RINUNCIARE AL MONOPOLIO?
E’ la domanda che pongo in una interrogazione che presenterò al Ministro dello Sviluppo economico [11] lunedì prossimo. Chiedo anche che, anticipando l’entrata in vigore della legge sulla valutazione e trasparenza, il Ministro fornisca gli indici di performance (per esempio: tempi medi di consegna) delle Poste che consentano un confronto sia tra provincia e provincia in Italia, sia con il resto d’Europa.