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REGIONE LAZIO: QUATTRO SCELTE CORAGGIOSE PER UNA SVOLTA

IL PROGETTO ELABORATO SU COMMISSIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DI CENTROSINISTRA E PRESENTATO NEL FEBBRAIO 2008, CHE LA GIUNTA POLVERINI HA POI TOTALMENTE IGNORATO

Testo del progetto elaborato nel 2007 da un gruppo di lavoro coordinato da me, presentato a Roma il 4 febbraio 2008

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INDICE

I. CONTESTO E LINEE GENERALI DELL’INIZIATIVA.
I.1. Un’amministrazione regionale ipertrofica e in crisi di bilancio.
1.1. I dati più negativi inerenti al bilancio e alla struttura amministrativa.
1.2. Un difetto di cultura amministrativa.
1.3. Ritardi e disfunzioni del sistema di valutazione delle performances dei dirigenti regionali.
I.2. Oggetto dell’incarico.
I.3. Exit e voice per rompere il circolo vizioso dell’irresponsabilità nelle amministrazioni pubbliche.
3.1. Che cosa non ha funzionato nelle riforme degli anni ’90.
3.2. L’opzione exit: introdurre nel rapporto fra utenti e amministrazioni pubbliche meccanismi di mercato o di
“quasi-mercato”, dove questi possono funzionare.
3.3. L’opzione voice: il “tesoro nascosto” del civic auditing e il principio della total disclosure.
3.4. Come garantire un sistema di valutazione efficiente e credibile del funzionamento di un’amministrazione
pubblica.
3.5. Possibilità e auspicabilità, ma non necessità, del consenso del sindacato confederale sull’iniziativa
dell’amministrazione regionale.
3.6. Necessità, comunque, di un pieno coinvolgimento del personale nella promozione del cambiamento
3.7. Il metodo del try and go: partire da alcuni progetti limitati e generalizzare il meglio delle esperienze che
via via si acquisiscono.
II. I QUATTRO ESPERIMENTI-PILOTA.
II.1. Trasparenza totale: il fiato dell’opinione pubblica sul collo dell’amministrazione.
1.1. Come attuare la total disclosure.
1.2. L’Annual report in progress e il monitoraggio on line degli esiti degli altri tre progetti-pilota.
1.3. Una prima public review come passaggio essenziale dei quatto esperimenti pilota.
II.2. Correggere l’ipertrofia degli organici dirigenziali.
2.1. La situazione di grave sovradimensionamento della dirigenza regionale e le numerose duplicazioni delle
relative aree funzionali.
2.2. L’obiettivo del riallineamento alla media nazionale. La prospettiva di un impegno bi-partisan in proposito.
2.3. Distribuzione degli obiettivi ai dirigenti apicali.
2.4. Disciplina giuridica applicabile, procedure e modalità pratiche della riduzione dell’organico dirigenziale:
rinvio.
2.5. Monitoraggio e pubblicazione periodica on line dei risultati anche in corso d’anno.
2.6. Stima della riduzione della spesa corrente che può essere conseguita dalla Regione mediante il ridimensionamento
dell’organico dirigenziale.
2.7. Ridefinizione del ruolo unico dei dirigenti della Regione.
II.3. Ridurre il tasso delle assenze dal lavoro.
3.1. Il tasso di assenze eccessivo dei dipendenti dell’amministrazione regionale.
3.2. L’obiettivo del riallineamento alla media nazionale e la sua distribuzione tra tutti i dirigenti.
3.3. Il rischio di un aumento dell’assenteismo non dichiarato. Necessità di contromisure preventive.
3.4. Come si combatte l’assenteismo. A) Motivare i dipendenti al contenimento delle assenze.
3.5. Segue. B) Combattere efficacemente l’assenteismo abusivo.
II.4. Valorizzare il giudizio degli utenti sulla qualità del servizio ricevuto.
4.1 Utilità della valutazione analitica caso per caso della qualità della performance da parte degli utenti stessi
del servizio reso dall’amministrazione regionale.
4.2. La proposta operativa per attivare la partecipazione degli utenti alla valutazione della performance.
III. APPENDICE. LA DISCIPLINA LEGISLATIVA E COLLETTIVA DELLA GESTIONE DELLE ECCEDENZE DEL PERSONALE DIRIGENZIALE DELLA REGIONE.
III.1. La disciplina legislativa e collettiva applicabile.
III.2. Il procedimento sindacale preventivo per la collocazione a disposizione.
III.3. Il provvedimento di rideterminazione delle dotazioni organiche da parte della Giunta regionale e il provvedimento
conseguente di collocazione in disponibilità.
III.4. I criteri di scelta dei dirigenti da collocare in disponibilità.
III.5 Disciplina del rapporto dalla data di collocamento in disponibilità alla cessazione.
IV. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI.

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