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LA POLITICA DEL LAVORO E DEL WELFARE DELLA LISTA MONTI: UNA SINTESI

SEMPLIFICAZIONE, SUPERAMENTO DEL DUALISMO PROTETTI/NON  PROTETTI, PIANO STRAORDINARIO PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE, DETASSAZIONE SELETTIVA DEI REDDITI DI LAVORO FEMMINILE, ACTIVE AGEING E SICUREZZA DEI SESSANTENNI NEL MERCATO DEL LAVORO, TRASPARENZA VALUTAZIONE E BENCHMARKING NELLE AMMINISTRAZIONI

Scheda riassuntiva del Documento per la politica del lavoro e del welfare della Lista Monti [1]



Scelta civica –  con Monti per l’Italia
IL PROGRAMMA DI POLITICA DEL LAVORO E DEL WELFARE
Sintesi

Ci proponiamo di completare  e perfezionare il disegno avviato, in situazione di estrema emergenza, con la riforma pensionistica del dicembre 2011 e con quella del mercato del lavoro del luglio 2012 con le misure che seguono.

•    Semplificazione della legislazione del lavoro: è necessario ed è possibile anche in tempi molto brevi sostituire le duemila pagine della legislazione in materia di lavoro di fonte nazionale, disorganica e ormai illeggibile anche per gli esperti, con un Codice del lavoro semplificato [2], che in non più di 60 articoli esponga la stessa materia in modo semplice, leggibile da milioni di persone e traducibile in inglese

•    Superamento del dualismo fra protetti e non protetti nel mercato del lavoro: occorre consentire a imprese e lavoratori di sperimentare un contratto di lavoro a tempo indeterminato meno costoso (riduzione del cuneo fiscale e previdenziale) e più flessibile, anche per rendere possibile l’assorbimento nell’area del lavoro dipendente regolare di centinaia di migliaia di collaborazioni autonome continuative irregolari, senza perdite di occupazione dovute ad aumenti di costi e/o di rigidità

•    Un sistema di welfare che dia sicurezza a tutti, indipendentemente dal tipo di lavoro: tutti i lavoratori, subordinati o autonomi, quale che sia il loro tipo di contratto di lavoro e l’itinerario seguito nel tessuto produttivo, devono avere tendenzialmente la stessa sicurezza nel mercato del lavoro e la stessa sicurezza sul piano pensionistico

•    Un piano straordinario per l’occupazione dei giovani: attuare le linee d’azione indicate e in parte finanziate dall’Unione Europea (Youth Guarantee), perché a ciascun giovane sia offerto un servizio efficiente di orientamento scolastico e professionale; ed entro quattro mesi una opportunità di lavoro, apprendistato, o formazione mirata agli sbocchi effettivamente esistenti

•    Una grande “azione positiva” per l’occupazione delle donne: la detassazione selettiva per portare il tasso di occupazione femminile dal 46 al 60%; un piano straordinario per i servizi alla famiglia, che rendano effettiva la libertà di scelta tra lavoro domestico e lavoro professionale retribuito

•    Active ageing: aumentare l’occupazione dei cinquantenni e sessantenni e risolvere definitivamente la questione degli “esodati non salvaguardati”: incentivi economici e normativi all’assunzione, flessibilizzazione e modularità del passaggio da lavoro a pensione, sostegno del reddito orientato all’occupazione per chi ciononostante rimane senza lavoro e senza pensione

•    Relazioni industriali: piena attuazione degli accordi interconfederali del giugno 2011 e novembre 2012 in materia di democrazia sindacale e decentramento della contrattazione collettiva, attuazione della delega contenuta nella legge Fornero sulla contrattazione aziendale in materia di partecipazione dei lavoratori in azienda

•    Per ridare orgoglio e prestigio alle amministrazioni pubbliche: trasparenza totale secondo il modello dei Freedom of Information Acts britannico e statunitense, valutazione e benchmarking comparativo, anche per la responsabilizzazione dei dirigenti in relazione a obiettivi precisi, specifici e misurabili; attivazione degli incentivi giusti perché il funzionamento delle amministrazioni sia sempre più finalizzato all’interesse dei cittadini

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