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N. 363 – 12 ottobre 2015

QUELLI CHE APPLAUDONO DRAGHI MA DIFENDONO I SALARI INGESSATI
Il “no” della Cgil al decentramento della contrattazione salariale contraddice il suo “sì” alla politica economica della BCE, cioè alla interpretazione più espansiva di cui disponiamo del sistema dell’euro: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi [1].

CONTRO IL TOTEM DELL’INDEROGABILITÀ DEL CONTRATTO NAZIONALE
Che cosa bolle nella pentola della nuova legge sindacale: le ragioni dell’iniziativa del Governo per il decentramento della contrattazione collettiva e il nuovo ruolo del sindacato. Leggi la mia intervista a Repubblica [2] di ieri e l’articolo sul Foglio di giovedì: Contro il totem dell’inderogabilità del contratto collettivo nazionale [3].

CHE NE È DEI SERVIZI PER L’IMPIEGO CON LA RIFORMA COSTITUZIONALE
Non una “punizione” per le autonomie regionali, ma un quadro costituzionale mirato a voltare pagina, nel segno della sussidiarietà, rispetto a un bilancio pesantemente negativo dell’attività regionale nel campo dei servizi al mercato del lavoro nell’ultimo quarantennio: leggi la mia dichiarazione di voto per il Gruppo Pd sul nuovo articolo 117 della Costituzione [4] nella sessione del Senato di giovedì.

LA TERZA LEVA PER PROMUOVERE L’OCCUPAZIONE FEMMINILE; ANZI, LA PRIMA
Uno sgravio Irpef sul reddito di lavoro delle donne come “azione positiva” incisiva per rompere il circolo vizioso che ne riduce la partecipazione al mercato del lavoro. Al progetto si aggiunge, per la prima volta, la proposta di un esperimento condotto secondo un metodo rigoroso, per misurare gli effetti dell’incentivo economico. Leggi il mio intervento per Donna moderna di questa settimana [5].

IL NUOVO SISTEMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
Nuovo trattamento universale di disoccupazione, Cassa integrazione guadagni, contratti di solidarietà, fondi di solidarietà: sono on line le slides curate da Stefano Sacchi [6], professore nell’Università statale di Milano, consigliere del Presidente del Consiglio per questa materia ed estensore di gran parte dei decreti n. 22 e n. 148/2015.

SULLE IRRIMEDIATE IMMOBILITÀ DEI DIPENDENTI STATALI
Le inerzie assurde che si determinano quando una amministrazione pubblica è incapace di spending review, e i costi che ne derivano, anche per gli stessi addetti: il racconto di un caso clamoroso [7].

L’IGNAZIO MARINO PER CUI VOTAI AL CONGRESSO PD DEL 2009
La mia scelta, pur dettata anche da simpatia e fiducia personale,  era motivata soprattutto dal suo sostegno convinto alla mia battaglia per la riforma del lavoro; ma il Marino di allora non aveva ancora sposato le sirene dell’antipolitica. Sulle accuse di peculato, comunque, giudichi la magistratura e non la piazza: leggi la mia risposta alla domanda di un lettore [8].