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N. 364 – 19 ottobre 2015

LE RAGIONI DELLA LEGGE DI STABILITÀ
Dialogo immaginario tra due esponenti di vertice del Partito Democratico [1] sulla logica politica che sottende il disegno di legge finanziaria 2016 presentato in questi giorni dal Governo al Parlamento.

LA POLEMICA FASULLA SUI PARLAMENTARI “NOMINATI”
Piaccia o non piaccia, dovunque non sia prevista l’espressione di preferenze da parte dell’elettore, cioè nella quasi totalità dei sistemi elettorali, l’eletto è un “nominato”, poiché la sua candidatura è decisa dal partito; ma questo nulla toglie al carattere genuinamente democratico della sua elezione. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi [2].

LO SCIOPERO MENSILE DEL VENERDÌ NEI TRASPORTI PUBBLICI LOCALI
Il fenomeno, di cui siamo spettatori ormai da decenni, ha pochissimo a che vedere con la nozione di sciopero a cui facevano riferimenti i legislatori costituenti. Per altro verso, non si difendono i diritti dei lavoratori se non se ne combatte con rigore l’abuso. In argomento leggi la risposta a una lettrice [3] contraria al mio disegno di legge n. 2006/2015 su questa materia.

I PRIMI PASSI DELLA RIFORMA DEL LAVORO
I primi dati occupazionali sui quali può avere davvero influito il Jobs Act e i contenuti più rilevanti degli otto decreti attuativi: sono disponibili on line le slides della relazione [4] che svolgerò questa mattina al seminario promosso a Milano da British Chamber of Commerce Italy e GiGroup [5], cui partecipa come relatore anche il vice-ministro dell’Economia Enrico Morando.

L’IMPATTO DEL JOBS ACT SUL MONDO DEL GIORNALISMO
Nel settore editoriale, nel quale il regime di apartheid tra insider e outsider si è manifestato nel modo più macroscopico, la riforma del lavoro è destinata a incidere più che in altri: leggi la mia intervista in corso di pubblicazione sul mensile Prima Comunicazione [6].  

LA RIFORMA COSTITUZIONALE IN SINTESI
In una scheda [7] predisposta dal Gruppo dei senatori Pd la rappresentazione grafica dei contenuti del disegno di legge approvato dal Senato in terza lettura.

UNA DONNA LIBERA: RICORDO DI LUISA RIVA SANSEVERINO
Una figura che ha impersonato il diritto del lavoro italiano nel secolo xx, impartendo una lezione preziosa di indipendenza e non faziosità, sia sul terreno politico sia su quello accademico: leggi l’intervento che le ho dedicato sabato [8], nel trentesimo dalla sua morte, come suo ultimo allievo (il primo fu Giuseppe Pera) nel corso delle Conversazioni di S.Cerbone promosse, come ogni anno, dalla Fondazione Giuseppe Pera.