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N. 366 – 2 novembre 2015

IN MARGINE ALLO SCONTRO GOVERNO/CSM: UN MODESTO SUGGERIMENTO AI GIUDICI
I magistrati potrebbero fare molto di più, anche a legislazione invariata, per ridurre i tempi della giustizia civile, così guadagnando prestigio e credibilità agli occhi della cittadinanza: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi [1].

OCCORRE OCCUPARSI SUBITO DEI CPI E DELLE PARTECIPATE DELLE PROVINCIE
Mentre la riforma sta accentrando le competenze per i servizi al mercato del lavoro, i terminali territoriali sono  privi di direzione strategica e di risorse: non si può attendere che la nuova agenzia nazionale sia operativa per porre mano a questa parte essenziale della riforma del lavoro. Leggi l’interpellanza che presenteremo domani per aprire in Senato una discussione su questo tema [2], in margine alla discussione sulla legge di stabilità.

LICENZIAMENTI 1. DUE PRIME SENTENZE DELLA CASSAZIONE CHE INTERESSANO IL JOBS ACT
La Corte, interpretando incidentalmente la nuova disciplina del contratto a tutele crescenti, equipara la contestazione di un comportamento lecito all’insussistenza del fatto contestato, ai fini della reintegrazione nel posto di lavoro. Un orientamento che mi sembra ragionevole: leggi il mio commento in proposito [3], in replica ai timori manifestati da qualche preoccupato sostenitore della riforma.

LICENZIAMENTI 2. SUL CONTROLLO DI PROPORZIONALITÀ
La valutazione circa la proporzione tra sanzione disciplinare e mancanza contestata non è stata affatto soppressa: è soltanto mutata la sanzione che colpisce il licenziamento nel caso di sproporzione. La legge esclude il controllo di proporzionalità solo là dove si discute della sussistenza o no del fatto contestato. Leggi la mia risposta a un lettore [4], che costituisce anche la risposta a chi ravvisa in questa disposizione un profilo di incostituzionalità.

LA MIA RELAZIONE SUL DECRETO IN TEMA DI SCIOPERO NEI MUSEI
Le ragioni della riconduzione dei servizi per la fruizione del patrimonio artistico nei servizi pubblici, ai fini della regolamentazione del conflitto sindacale: è on line il testo della relazione che ho svolto oggi [5] alla Commissione Lavoro del Senato.

SUL PREAVVISO DI ADESIONE ALLO SCIOPERO NEI SPE
L’obbligo di comportarsi in modo da consentire l’informazione tempestiva degli utenti circa la proclamazione e la portata effettiva dello sciopero grava non solo sui gestori dei servizi pubblici, ma anche sui loro dipendenti: leggi la mia risposta al quesito di un lettore [6] su questo punto.

IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE CI PUÒ SALVARE DALLA DISOCCUPAZIONE
Come funziona il nuovo strumento, che costituisce un pilastro portante della riforma dei servizi per l’impiego, basato sul coinvolgimento delle agenzie private specializzate nello svolgimento del servizio pubblico: leggi l’articolo di Giulia Ugazio pubblicato sul sito [7] DiariodelWeb.