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L’ISIS VUOLE BLOCCARE LA GLOBALIZZAZIONE PERCHÉ SA CHE RISCHIA DI ESSERNE TRAVOLTO

GLI ATTENTATI NEL SINAI E IN EUROPA MIRANO A FAR CHIUDERE LE VIE DI COMUNICAZIONE CON L’OCCIDENTE, NEL FOLLE TENTATIVO DI IMPEDIRE LA CONTAMINAZIONE DEL MONDO ISLAMICO

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 368, 14 novembre 2015 – In argomento v. anche l’editoriale telegrafico del 12 settembre 2015, La sconfitta dell’Isis [1].

Globalizzazione e tecnologia moderna stanno ampliando enormemente gli effetti di una guerra civile interna al mondo musulmano – quella di sunniti contro sciiti – che fino a quindici anni fa era controllata e gestita, in modi meno dannosi per l’Occidente, dai regimi dittatoriali dei vari Saddam, Assad, Gheddafi, e consimili. Nell’ultimo quindicennio, certo, nel teatro mediorientale noi occidentali abbiamo commesso molti errori; ma questi dell’Isis ci attaccherebbero anche se non li avessimo commessi. Perché ciò che ci imputano, molto più e prima che Abu Graib, i bombardamenti o qualche altra ingerenza politico-militare, è l’infiltrazione nel loro mondo della nostra cultura, del nostro stile di vita, dei nostri valori, di tutto quello che noi chiamiamo modernità. Senonché, la stessa guerra civile che hanno scatenato in casa loro fa sì che l’odiato Occidente, con i suoi valori e la sua modernità, stia diventando la meta agognata di milioni di loro concittadini musulmani. Gli attentati nelle nostre città mirano a questo: impedire all’Occidente di essere com’è, di coltivare i suoi valori di tolleranza e apertura al diverso; obbligarlo a chiudersi, a diventare nemico dell’Islam. Per impedire la contaminazione del mondo islamico, cercano di indurre noi col terrorismo a sbarrare le nostre frontiere. In questo senso gli Orban, i Farage, i Le Pen e i Salvini vogliono oggettivamente le stesse cose dei jihadisti. Ma il terrorismo è una malattia dalla quale le società democratiche sono sempre guarite, dotandosi degli anticorpi necessari (quegli anticorpi di cui l’Italia è dotata più di altri Paesi europei, avendo sofferto dell’infezione delle BR fino a otto anni or sono). Se l’Occidente saprà restare aperto, moderno e democratico – cioè fare il contrario di quello che vorrebbero Orban e soci -, i jihadisti verranno sconfitti dalla stessa globalizzazione che vogliono impedire. E che, infatti, è il loro incubo.

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