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LE ARMI DI BEPPE SALA: FULL DISCLOSURE E GOVERNO PER OBIETTIVI

IL CAPO DI EXPO 2015, CHE SI PROPONE AGLI ELETTORI DEL PD COME CANDIDATO A GUIDARE IL COMUNE DI MILANO, PUNTA SULLA TRASPARENZA TOTALE DI OGNI ATTO DELL’AMMINISTRAZIONE E SUL CONTROLLO DIRETTO DELLA CITTADINANZA CIRCA IL CONSEGUIMENTO DI OBIETTIVI SPECIFICI E MISURABILI IN CIASCUN COMPARTO

Con l’autorizzazione di Beppe Sala, candidato alle primarie per l’elezione del sindaco di Milano che si svolgeranno sabato 6 e domenica 7 febbraio [1], metto a disposizione dei frequentatori di questo sito una scheda tratta dal materiale sul quale il suo staff sta lavorando per la predisposizione del programma elettorale

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TRASPARENZA TOTALE E CONTROLLO DIRETTO DELLA CITTADINANZA
SULL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA E L’ANDAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE MUNICIPALE

È nostra opinione che sia indispensabile, soprattutto quando si tratta di amministrazione municipale:

– voltar pagina rispetto alla politica fatta di sventolio di bandiere e grandi enunciazioni generiche, per passare a una politica fatta di impegni concreti e obiettivi misurabili; per esempio: di quanto aumenterà la spesa comunale per investimenti rispetto alla spesa corrente; di quanto aumenterà la percentuale dei vigili urbani in servizio in strada, quanto di giorno e quanto di notte; di quanto aumenterà la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti; di quanto si ridurrà il tasso di assenze negli uffici, e così via;

responsabilizzare la dirigenza pubblica sugli obiettivi corrispondenti: che dovranno essere specifici, misurabili in modo trasparente, dal conseguimento dei quali dipenda davvero il mantenimento dell’incarico dirigenziale (quegli obiettivi che gli anglosassoni indicano con l’acronimo S.M.A.R.T.: specific, measurable, achievable, repeatable, time-bound), con conseguente riappropriazione delle prerogative manageriali da parte della dirigenza stessa: quelle cui troppo sovente essa ha fin qui abdicato, proprio perché non responsabilizzata riguardo agli obiettivi da parte di un ceto politico a sua volta non responsabilizzato;

rendere visibile in modo totalmente trasparente il funzionamento dell’amministrazione e in particolare il conseguimento o no degli obiettivi secondo il modello dei Freedom of Information Acts britannici e statunitensi, nonché delle leggi dei Paesi scandinavi, che garantiscono l’accessibilità per chiunque lo chieda di qualsiasi documento o dato inerente all’attività di un’amministrazione pubblica, in particolare dei dati inerenti alle performances dei vari comparti, con le sole eccezioni dei c.d. dati sensibili inerenti a persone fisiche e dei documenti o dati soggetti a provvedimento motivato di secretazione.

In funzione di queste tre linee-guida fondamentali, uno dei primi atti della nuova Giunta comunale, comunque entro un mese dal suo insediamento, avrà per oggetto i seguenti provvedimenti:

Inoltre uno dei primi atti che il nuovo Consiglio comunale adotterà, comunque entro un mese dall’insediamento, conterrà le disposizioni che seguono, mirate a rendere effettivo il principio della full disclosure, ovvero della trasparenza totale, enunciato negli articoli 4 della legge n. 15/2009 e 11 del relativo decreto delegato n. 150/2009, ma mai – tranne rare e isolatissime eccezioni – reso veramente effettivo nelle amministrazioni pubbliche italiane: