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MEGLIO PIÙ SOLDI ALLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO CHE ALLA CIGS

Occorre smettere di destinare tutte le risorse disponibili alle politiche passive del lavoro e dare invece la priorità allo spostamento di risorse sulle riforme già attuate in questa legislatura o a quelle a cui stiamo lavorando

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Emendamento al disegno di lege di conversione del decreto-legge n. 148/2017, presentato il 31 ottobre 2017 – In argomento v. anche la mia relazione alla Commissione Lavoro del Senato sullo stesso decreto [1]    
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Emendamento al disegno di legge n. 2942

All’articolo 8, comma 2, del decreto-legge 16 ottobre 2017 n. 148, sostituire

le parole “137,6 milioni di euro per l’anno 2018” con “50 milioni di euro per l’anno 2018”;

le parole “188,7 milioni di euro per l’anno 2019” con “100 milioni di euro per l’anno 2019”;

le parole “180,9 milioni di euro per l’anno 2020” con “90 milioni di euro per l’anno 2020”;

le parole “139,8 milioni di euro per l’anno 2021” con “60 milioni di euro per l’anno 2021”;

le parole “84,7 milioni di euro per l’anno 2022” con “30 milioni di euro per l’anno 2022”;

le parole “18,3 milioni di euro per l’anno 2023” con “1 milione di euro per l’anno 2023”.

Corrispondentemente, dopo lo stesso comma 2 inserire i seguenti:

2-bis. Il Fondo per le politiche attive del lavoro, di cui all’articolo all’articolo 1, comma 215, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 [2], è incrementato:

per l’anno 2018 di 40 milioni di euro;

per l’anno 2019 di 48,7 milioni di euro;

per l’anno 2020 di  40 milioni di euro;

per l’anno 2021 di 20 milioni di euro;

per l’anno 2022 di 5 milioni di euro;

per l’anno 2023 di 2 milioni di euro.

2-ter. È istituito il Fondo per l’assistenza ai caregivers, ovvero persone impegnate nell’assistenza a parenti gravemente disabili. Al detto Fondo affluiscono:

per l’anno 2018,  47,6 milioni di euro;

per l’anno 2019,  48,7 milioni di euro;

per l’anno 2020, 50,9 milioni di euro;

per l’anno 2021, 49,8 milioni di euro;

per l’anno 2022, 49,7 milioni di euro;

per l’anno 2023 di 15,3 milioni di euro.

ICHINO, D’ADDA, FAVERO, LEPRI