N. 466 – 22 gennaio 2018

IL CEDIMENTO DI FI ALLA LEGA – 1. LA POSTA IN GIOCO IL 4.3
Mentre i parlamenti francese e tedesco pongono le basi degli Stati Uniti d’Europa, non solo il M5S ma anche il Centro-destra, egemonizzato da Salvini, propone di fatto l’autoesclusione dell’Italia da questo processo costituente: leggi il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 466 ^[1].

IL CEDIMENTO DI FI ALLA LEGA – 2. COMMENTI
La deriva sovranista del Centro-Destra ha l’effetto di bipolarizzare il confronto elettorale: da una parte gli “indipendentisti”  che puntano a un ritorno all’indietro rispetto al processo di costruzione degli Stati Uniti d’Europa; dall’altra gli europeisti, che intendono collocare l’Italia nel concreto processo di costruzione della nuova sovranità europea, avviato da Parigi e Berlino. Leggi:
– l’articolo di Enrico Morando e Giorgio Tonini sul Foglio di venerdì ^[2];
– un estratto del fondo di Sergio Fabbrini sul ^[3] Sole 24 Ore ^[3] di ieri.

^[4]LE RAGIONI DEL DECENTRAMENTO DELLA CONTRATTAZIONE
I molti perché della crisi del modello centralizzato di contrattazione collettiva, legati all’evoluzione istituzionale, alla globalizzazione, alle particolarità della geografia economica italiana e agli effetti dell’innovazione tecnologica; le tendenze evolutive in atto del sistema delle relazioni industriali e le prospettive: sono on line le slides di cui mi sono avvalso per la relazione introduttiva al seminario promosso dalla Cisl regionale veneta ^[5], svoltosi a Verona venerdì.

LAVORO: LE PRIORITÀ PER LA PROSSIMA LEGISLATURA
Le riforme compiute negli ultimi anni in materia di occupazione e previdenza non vanno affatto smontate, come le opposizioni faziosamente propongono, ma perfezionate e implementate per la parte ancora non compiutamente attuata o messa a punto. Leggi la mia ampia intervista pubblicata dall’Agenzia di stampa Adn Kronos ^[6] il 15 gennaio la settimana scorsa.

COME RICOSTRUIRE UN RAPPORTO SANO TRA ELETTORI ED ELETTI
Sui rischi di una patologia della democrazia rappresentativa, aggravata dalle scelte della Corte costituzionale in materia di leggi elettorali, e sulla non ricandidatura al Parlamento di Giorgio Tonini e mia, leggi la lettera di Antonio Padoa Schioppa ^[7], già preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, cui segue la mia risposta.

CHI HA PAURA DEL SALARIO MINIMO?
I pro e i contra di questa misura di politica del lavoro adottata dalla maggior parte dei Paesi sviluppati, ma non ancora in Italia. Le questioni della differenziazione regionale in relazione al potere d’acquisto della moneta e della riduzione per i giovani new entrant. Leggi l’articolo di Andrea Garnero pubblicato sul sito ^[8]lavoce.info martedì scorso. In argomento v. anche le schede comparatistiche dell’OECD e dell’Eurostat ^[9] riprese su questo sito la settimana precedente.

SIAE: IL TRAMONTO DEL MONOPOLIO
Tra i risultati rilevanti conseguiti nella XVII legislatura va annoverato anche il passo avanti decisivo che si è compiuto sulla via del superamento del monopolio pubblico nel campo dei servizi per la protezione e gestione dei diritti d’autore, in attuazione della direttiva Barnier: leggi il mio comunicato ripreso dall’Agenzia Ansa martedì ^[10].