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UN SOLO BUON MOTIVO PER AMMETTERE AL VOTO I SEDICENNI

Ho molte perplessità su questa modifica della Costituzione; però sarei disposto a superarle se servisse a farli votare contro l’ingiustizia dei 2400 miliardi di debito che stiamo collocando sulle loro spalle

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Secondo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 507, 7 ottobre 2019 – In argomento vedi anche Il paradosso dei giovani che votano per chi li schiaccia sotto il debito [1] .
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[2]Ho qualche dubbio sull’opportunità di estendere ai sedicenni il diritto di voto nelle elezioni politiche. Ma ho le idee chiarissime sul messaggio che i partiti seri dovrebbero lanciare ai sedicenni nel caso venisse dato loro l’accesso alle urne: votate per chi si propone di ridurre il debito che vi sarà lasciato da pagare dalle generazioni precedenti, per chi si batte contro i fautori di un aumento di quel debito. Tutto il resto è molto difficile da mettere a fuoco, per un sedicenne: quel che resta e quel che può essere ricostruito della vecchia contrapposizione destra/sinistra, i problemi dell’integrazione europea, la politica migratoria, i problemi del mercato del lavoro, i nodi da sciogliere per migliorare il sistema scolastico e quello universitario. Anche il tema dell’ecologia, che pure sembra oggi l’unico capace di mobilitarli, è molto complesso: li vedo oggi incapaci di affrontarlo con il necessario discernimento (del milione che è sfilato per le strade italiane venerdì scorso, quanti si sono anche solo posti il problema del “che cosa tagliare” dei nostri consumi che comportano emissione di anidride carbonica nell’atmosfera? e quanti si sono posti il problema di che cosa e quanto sia equo offrire in cambio, da parte dei Paesi che hanno consumato nell’ultimo millennio gran parte delle proprie foreste, a quelli cui oggi si chiede di non fare altrettanto?). Il nocciolo del problema del debito pubblico, invece, è facilissimo da capire anche per il più immaturo e sprovveduto dei nostri sedicenni: quei duemilaquattrocento miliardi che i sessantenni e settantenni stanno lasciandogli da ripagare, dopo averli presi a prestito e sperperati per decenni, sono un’ingiustizia intollerabile. Se dare il voto ai sedicenni servirà a dare loro voce per protestare contro questa ingiustizia, ben venga questa modifica della Costituzione.

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