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N. 531 – 2 novembre 2020

[1]CHE COSA È IN GIOCO NELLE ELEZIONI USA
Fino a ieri relegato ai margini della società, con Trump il “cospirazionismo” è entrato alla Casa Bianca; e in questa nuova versione esso appare animato dall’intendimento di delegittimare i fondamenti stessi della democrazia: leggi il primo editoriale telegrafico di oggi, scritto a quattro mani con mia figlia Anna [2], impegnata nella ricerca sul fenomeno della diffusione delle teorie complottiste.

[3]SEPARARE I VECCHI DAI GIOVANI PER EVITARE IL LOCKDOWN
Forse il Governo sta finalmente decidendosi a fare la cosa giusta. I dati sulla letalità del Covid-19 mostrano che gli under-50 non corrono grossi rischi: lasciarli lavorare e studiare limitando al minimo i loro contatti con gli over-50 è una misura sicuramente efficace e senz’altro preferibile a un nuovo lockdown, che avrebbe conseguenze socio-economiche devastanti. E non violerebbe alcun divieto di discriminazione: leggi il mio secondo editoriale telegrafico di oggi [4], che fa seguito all’articolo di Carlo Favero, Andrea Ichino e Aldo Rustichini [5], pubblicato la settimana scorsa sul quotidiano Il Foglio e sul sito lavoce.info [6].

[7]MINIMUM WAGE UE E TRASPARENZA DEI SALARI
La proposta di direttiva UE sulla retribuzione minima è l’occasione per un ripensamento della struttura delle retribuzioni, che oggi nel nostro Paese è indebitamente complicata e impedisce un confronto chiaro sia sul piano internazionale, sia tra redditi di lavoro subordinato e redditi di lavoro autonomo. Leggi il mio terzo editoriale telegrafico di oggi [8].

[9]

Lucia Valente

LE NUOVE COMPETENZE SOFFOCATE DALLA BUROCRAZIA
Le risorse messe a disposizione dalla UE dovrebbero consentire ai lavoratori di adattarsi ai cambiamenti del mondo del lavoro, ma la scadenza per l’inizio dei corsi, finanziati con 700 milioni, è a fine anno; e il percorso per attivarli è quanto mai tortuoso. Leggi l’articolo pubblicato sul sito lavoce.info di Lucia Valente [10], professoressa di diritto del lavoro nell’Università La Sapienza di Roma.

[11]LE AMMINISTRAZIONI DA SEI MESI IN SEMILETARGO
Perché non hanno usato i mesi trascorsi dopo la prima ondata dell’epidemia per porsi in condizione di valorizzare davvero lo smart working, attivando l’accessibilità dei dati da remoto, predisponendo l’attrezzatura necessaria e responsabilizzando management e dipendenti su obiettivi precisi di produttività: è online la mia intervista a Italia Oggi [12], che fa seguito al  mio editoriale telegrafico del 19 ottobre, Sette nuove domande alla ministra Dadone [13].

LICENZ [14]IAMENTI: UN BLOCCO CHE NON FA BENE A NESSUNO
L’obiettivo non è di congelare le eccedenze di forza-lavoro in attesa che ciascuna azienda possa riassorbire la propria, ma di sostenere in tutti i modi la transizione dalle aziende in crisi occupazionale a quelle che hanno bisogno di manodopera e non la trovano: sono molte più di quanto non si pensi. Il mio articolo Licenziamenti: un blocco che non fa bene a nessuno [15], pubblicato su lavoce.info il 20 ottobre scorso, reca anche i dati più aggiornati sulle situazioni di skill shortage, nonostante la crisi.

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