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COME SI PUÒ PORRE FINE ALLA GRANDE IPOCRISIA DELLA LEGGE MINESTRONE

Il modo in cui viene varata la finanziaria, con il voto di fiducia su un articolo unico contenente decine di migliaia di disposizioni, per rispettare formalmente la norma costituzionale ne viola platealmente il contenuto sostanziale

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Editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 558, 24 gennaio 2022 – In argomento v. anche l’articolo di Michele Tiraboschi e mio pubblicato il 22 marzo 2018, La battaglia per la semplificazione [1] 

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[2]Devo trovare nella legge finanziaria (30 dicembre 2021 n. 234) una disposizione di cui ho avuto notizia dalla stampa. Mi trovo di fronte a un testo legislativo mostruoso: un articolo 1 composto da più di mille commi, privi di alcuna rubrica che consenta di individuarne il contenuto, per lo più contenenti ciascuno la modifica di numerosi commi contenuti in altre leggi. Un immenso minestrone nel quale si mescolano alla rinfusa decine di migliaia di norme su come vanno spesi gli oltre 30 miliardi che si aggiungono alla spesa pubblica. Perché questo scempio? Perché l’articolo 72 della Costituzione stabilisce che ciascuna Camera approva le leggi, prima che col voto complessivo finale, “articolo per articolo”: questo per consentire ai parlamentari di esprimere un voto distinto su ciascuna disposizione. Senonché è prassi ormai consolidata che sulla legge finanziaria il Governo ponga in Aula la questione di fiducia, per evitare che si debbano votare uno per uno gli emendamenti che vengono presentati a decine di migliaia; e poiché la fiducia si vota per appello nominale, dunque con una procedura che richiede un paio d’ore al Senato e tre alla Camera, il Governo accorpa tutte le disposizioni della finanziaria uscite dalla Commissione Bilancio in un unico articolo contenuto nel cosiddetto “maxi-emendamento”, sul quale viene poi espresso un solo voto di fiducia. L’articolo 72 della Costituzione ne esce, per così dire, cornuto e mazziato: perché per rispettarlo formalmente il Parlamento è costretto ad approvare in un solo articolo migliaia di disposizioni e la legge che ne risulta è redatta in una forma che la rende illeggibile.

Al nuovo Capo dello Stato che verrà eletto questa settimana chiedo di inserire nel proprio discorso programmatico un avviso a Governo e Parlamento: questo ipocrita scempio della Costituzione deve cessare. Se non si trova una soluzione migliore, si vari subito una riforma dell’articolo 72 che consenta al Governo di porre la fiducia sulla finanziaria nel suo complesso, ma con tutti i suoi articoli e le relative rubriche: così almeno evitiamo che la legge più importante si riduca a un minestrone illeggibile.

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