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N. 80 – 23 novembre 2009

IL PROGETTO SEMPLIFICAZIONE E FLEXSECURITY CAMMINA: UN CONVEGNO E UN DIBATTITO A DISTANZA, TRA DIRITTO ED ECONOMIA

1. – Nel convegno alla “Sapienza” di Roma [1] interventi favorevoli al progetto del nuovo Codice del Lavoro [2] dei giuslavoristi Edoardo Ghera, Franco Liso, Arturo Maresca, Antonio Martone e Giuseppe Santoro Passarelli; contraria Donata Gottardi;
2. – Luigi Mariucci, giuslavorista [3], condivide l’obiettivo della semplificazione, ma non il metodo politico seguito; e, nel merito, disapprova sia la definizione del “lavoro dipendente” (art. 2094), sia la nuova disciplina dei licenziamenti (artt. 2118-2120); segue la mia risposta [3] su ciascun punto;
3. – Guglielmo Forges Davanzati, economista [4], denuncia il rischio di effetti indesiderati di un regime di flexsecurity fondato su di un aumento della spesa pubblica; gli replico [4] che il progetto contenuto nei ddl n. 1481 e n. 1873/2000 non prevede alcun aumento apprezzabile della spesa pubblica.

IL CONVEGNO DI LUCCA E LA NASCITA DELLA FONDAZIONE GIUSEPPE PERA
Venerdì a Lucca, nel corso di un intenso e affollato convegno dell’Associazione Italiana Giuslavoristi, ho annunciato la nascita della Fondazione Giuseppe Pera [5], che promuoverà gli studi di diritto del lavoro e relazioni industriali e darà vita a una rete internazionale di studio e ricerca comparatistica e interdisciplinare su questi temi. Nello stesso convegno ho svolto una comunicazione sulla disciplina lavoristica degli appalti nel nuovo Codice del Lavoro [6] contenuto nel d.d.l. n. 1873/2009.

LA PROPOSTA DEL GOVERNO PER LA COMMISSIONE CENTRALE CHE DOVRA’ GARANTIRE TRASPARENZA E VALUTAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI
Luciano Hinna (economista, Università di Tor Vergata, Roma), Antonio Martone (magistrato di Cassazione, già Presidente della Commissione di Garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici), Pietro Micheli [7] (Università di Cranfield), Filippo Patroni Griffi [8] (oggi Segretario generale dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali) e Luisa Torchia [9] (amministrativista, Università di Roma Tre): si profila una Commissione ben dotata delle competenze necessarie; quindi autorevole. Ora le designazioni devono essere approvate con due terzi dei voti dalle Commissioni parlamentari competenti.