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IL REBUS AL SERVIZIO DELL’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO

L’uso didattico di questo gioco non è ormai più limitato a qualche esperienza d’avanguardia affidata a insegnanti-pionieri della scuola pubblica: segnalo un’iniziativa assai utile per la diffusione della cultura rebussistica, oltre che per l’apprendimento dei segreti della nostra lingua

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Segnalazione del canale YouTube  I rebus di Pierre [1], 19 luglio 2025 

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Siamo abituati a trovare i rebus nelle riviste specializzate, come la Settimana enigmisticaPenombra o La Sibilla; oppure nella rubrica domenicale “Giochi” di qualche quotidiano. Nel canale YouTube curato da Barbara Antonutti, che compie ora il suo primo anno di vita, troviamo i rebus ideati da Pierre (Fallaci), realizzati nella forma grafica destinata al web con tecniche diverse: in alcuni casi attraverso il disegno tradizionale; più spesso per mano della stessa Curatrice, anche con uso dell’Intelligenza artificiale o con la manipolazione di proprie fotografie. Il rebus, così illustrato, diventa poi l’elemento centrale del video che lo ospita: può trovare spazio all’interno di una fotografia, integrarsi in un’ambientazione e diventare espediente per una narrazione.

I rebus di Pierre – sempre apprezzabili per la loro utilità nel contesto didattico in cui vengono inseriti – non sono sempre rispettosi delle regole auree di cui l’Associazione Rebussistica Italiana è gelosa custode: in alcuni casi, per esempio, compaiono nello stesso gioco chiavi individuate da lettere e chiavi individuate da asterischi; in un paio di casi si è rilevata una identità di radice etimologica e di area semantica tra la parola che compare nella prima lettura e quella che compare nella soluzione. Ma sono difetti che si possono correggere; e… chi è senza peccato scagli la prima pietra: non sarò certo io a farlo.

Lo stile è spigliato, divertente. I testi sempre brevi, piacevoli, a tratti sorprendenti. E numerosi gli “inserti” di cultura rebussistica, sempre in questo stile leggero e accattivante. Nella versione short dei video del corso, dove la Curatrice ha inserito gli “aiutini” – per cercare di recuperare gli “allievi” che altrimenti potrebbero scoraggiarsi – vengono fatti frequenti riferimenti all’analisi grammaticale e all’analisi logica: vedine qui un esempio [2] costruito sul rebus facilissimo F rode FI scale = Frode fiscale).

Il canale YouTube curato da Barbara Antonutti è, da un lato, una possibile porta di ingresso nel mondo dei rebus per chi parla già l’italiano (madrelingua o no): può far scattare nei propri utenti la passione per il gioco proprio mentre lo usa per migliorare le loro competenze linguistiche. Da un altro lato, lo stesso canale Youtube ha l’ambizione di costituire una porta di ingresso nel mondo della lingua italiana per chi non la conosce proprio, per chi parte da zero, anzi da meno di zero, perché non conosce neppure la forma della nostra scrittura. Ed è davvero molto significativo (e sorprendente) che questo gioco enigmistico, considerato da molti ostico anche per gli indigeni da molte generazioni, possa essere invece utilmente proposto anche a chi nel mondo della nostra lingua è appena entrato e sta muovendo i primi passi.