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N. 84 – 21 dicembre 2009

GLI OCCHI DELL’OPINIONE PUBBLICA SULL’AUTHORITY PER LA TRASPARENZA E LA VALUTAZIONE NELLE P.A.
Martedì si insedia la Commissione centrale istituita dal “decreto Brunetta”, che dovrà garantire la full disclosure, l’indipendenza dei valutatori e la confrontabilità dei dati sul funzionamento di tutti i comparti delle amministrazioni pubbliche. E’ di cruciale importanza che il nuovo organo incominci con l’applicare a se stesso i principi di trasparenza e valutazione indipendente; e che l’opinione pubblica incominci a fare la sua parte tenendo i fari puntati sui suoi primi passi. Leggi in proposito il mio editoriale pubblicato oggi sul Corriere della Sera [1]. 

UN COMMENTO DEL GIUSLAVORISTA ALESSANDRO BELLAVISTA SUL DECRETO BRUNETTA
V. l’appendice di aggiornamento della relazione al congresso dell’Associazione Italiana di Diritto del Lavoro in relazione al decreto legislativo n. 150/2009 [2]

REGIONE LAZIO: “LA CURA ICHINO FUNZIONA”
L’articolo del 15 dicembre con cui il Corriere della Sera [3] ha presentato il primo rapporto sui risultati conseguiti con il progetto “Quattro scelte coraggiose per una svolta”.

UNA GENERAZIONE GRAVEMENTE A RISCHIO
Stiamo sottovalutando il danno – non soltanto economico – che il sistema italiano sta infliggendo alla nuova generazione, discriminandola pesantemente rispetto alle precedenti sul piano del trattamento in  azienda e nel mercato, ma anche (e conseguentemente) sul piano della formazione, degli ammortizzatori sociali e del futuro trattamento pensionistico. Leggi l’articolo di Pietro Garibaldi pubblicato su La Stampa del 18 dicembre [4].

CGIL, CISL, UIL, UGL E ABI SI ACCORDANO PER SPERIMENTARE UN MODELLO DI FLEXSECURITY NEL SETTORE DEL CREDITO
V. il testo del protocollo firmato a Roma il 16 dicembre 2009 [5], con un mio breve commento.

MICHELE SALVATI E LA NASCITA DI “AREA DEMOCRATICA”
Con la sua relazione al convegno di Cortona del 18 dicembre [6] l’economista “padre” del Partito Democratico presenta problematicamente le ragioni d’essere della corrente che fa capo a Dario Franceschini, senza però prendere posizione a favore di questa scelta politica. In margine al documento un mio breve commento, che richiama i motivi della mia non adesione. 

 


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