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N. 138 – 7 febbraio 2011

LA RESA INCONDIZIONATA DEL MINISTRO BRUNETTA AI SINDACATI
La mia Lettera sul lavoro pubblicata dal Corriere della Sera di oggi [1] propone una traduzione dal buro-sindacalese in italiano dell’Intesa [2] firmata venerdì dal Governo con Cisl, Uil e Ugl: una vera e propria capitolazione, che segna la fine ingloriosa della riforma delle amministrazioni pubbliche del 2009. Sull’insabbiamento della legge-Brunetta v. anche l’articolo di Pietro Micheli su lavoce.info di martedì [3].

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LIBERTA’ D’IMPRESA: NON SI USI LA RIFORMA COSTITUZIONALE COME DIVERSIVO
Poiché il premier indica nell’articolo 41 della Carta l’ostacolo principale alla libera iniziativa economica nel nostro Paese, ripropongo il mio articolo pubblicato sul Corriere della Sera nel giugno scorso [5], nel quale sfidavo il Governo a indicare un solo caso, in mezzo secolo, nel quale la Consulta abbia abrogato o limitato una legge di liberalizzazione per contrasto con quella norma costituzionale.

UN CONFRONTO TRA LUIGI MARIUCCI E ME SUL DDL N. 1872
Leggi l’intervento polemico del giuslavorista bolognese sul sito della Cgil [6] contro il progetto di riforma del diritto sindacale presentato da me con altri 54 senatori del Pd. Ivi anche le mie risposte punto per punto.

UN ECONOMISTA E UN POLITOLOGO SUL FUTURO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
Innocenzo Cipolletta risponde (negativamente) alla domanda: Servirà ancora il contratto nazionale di lavoro? [7] Maurizio Ferrera risponde invece (positivamente) alla domanda: Nell’economia globalizzata, è possibile che le condizioni di lavoro migliorino anche nella parte bassa della scala professionale? [8] 

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LA FOLLIA E L’INCIVILTA’ DEL CLICK DAY PER GLI IMMIGRATI
Andrebbe chiamato “abdic day”, perché sancisce clamorosala abdicazione dello Stato alla sua funzione di governo dell’immigrazione: leggi l’articolo di Tito Boeri su la Repubblica di lunedì scorso [10].

“LA MIA GENERAZIONE, NEMICA DEI PROPRI FIGLI E NIPOTI”
Nicola Rossi motiva sul Corriere della Sera le sue dimissioni dal Senato [11]: l’anomalia inaccettabile non sta nel fatto che i giovani di oggi stiano peggio dei loro genitori, ma nel fatto che questi ultimi non facciano nulla per migliorare le condizioni dei propri figli e al contrario le aggravino lasciando loro i propri debiti da pagare.

PADOVA, 3 FEBBRAIO: ANCORA UNA MANIFESTAZIONE DI INTOLLERANZA
Il video del tentativo di intimidazione con cui giovedì un gruppo di una cinquantina di giovani ha voluto “punire” l’albergo reo di ospitare un incontro promosso dalla Fim-Cisl, con la mia partecipazione: “Chi difende gli accordi Fiat è un servo del padrone e non va lasciato parlare” [12]. Con un mio breve commento. Ma ciononostante l’incontro, affollatissimo, si è svolto venerdì con pieno successo.