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N. 295 – 12 maggio 2014

ORA CHI DARÀ LE GAMBE PER CAMMINARE AL JOBS ACT DI RENZI?
Nella vicenda parlamentare del decreto-legge su contratti a termine e apprendistato il PD non è parso né alla Camera né al Senato – tranne che nelle battute finali – in sintonia con la politica del lavoro del Capo del Governo: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi [1].

LA MIA RELAZIONE SUL DECRETO POLETTI AL SENATO E LA REPLICA FINALE
Nel decreto mancano molte cose. Ma esso ambisce  segnare uno spartiacque tra due culture delle relazioni industriali e due sistemi di protezione del lavoro: leggi il testo integrale della relazione introduttiva [2] della discussione in Aula, di contenuto più tecnico-giuridico, e la mia replica conclusiva [3], che si propone di delineare una filosofia cui la maggioranza può ora ispirarsi nel lavoro sul disegno di legge-delega.

       Portale della Semplificazione e della Flexsecurity [4]

LA NUOVA DISCIPLINA DEL LAVORO A TERMINE
Sono on line le slides che utilizzerò [5] questa mattina per presentare le modifiche recate dal decreto Poletti alla normativa in materia di contratti a tempo determinato, nel corso di un seminario promosso da GiGroup.

“PERCHÉ IL JOBS ACT NON SI FA SUBITO?”
La lettera di un giovane italiano [6] dall’Inghilterra. Nella mia risposta un cenno alle resistenze ancora forti nel partito del Presidente del Consiglio.

Trasparenza e Valutazione nelle p.a. [7]

DON LORENZACCIO
Un breve testo teatrale, composto da Fabrizio Parrini [8] con una sequenza di frammenti degli scritti di don Lorenzo Milani, racconta in modo straordinariamente intenso il senso profondo della vita e del messaggio del parroco di Barbiana.

“COME SI CONCILIA DON MILANI CON IL LIBERALISMO?”
Me lo chiede un lettore: leggi la mia risposta [9].

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