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ORA CHE HO LETTO IL LIBRO HO CAPITO…

“Tutto il libro mi è sembrato […] un lascito prezioso di memoria per voi figli e nipoti, ma anche per chi [la vostra famiglia] l’ha potuta solo sfiorare”

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Lettera a Giulia Ichino, pervenuta il 18 maggio 2018, di Elena Broseghini (che da giovanissima lavorò al Centro Ausiliario Minorile fondato da Francesca Ichino, di cui parla il sesto capitolo del libro) – Per altri documenti e interventi sullo stesso tema v. la pagina dedicata a
La casa nella pineta [1]    .
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Cara Giulia,

[…] Ho letto il libro del tuo papà, ho ritrovato tante cose conosciute, ho capito a che cosa sarebbe servita la copiatura delle schede al Tribunale dei minori che con un’amica facevamo allora per arrotondare il minimo budget di noi ragazze venute dalla provincia a studiare con grandi sacrifici delle famiglie, ho capito come sacrosante battaglie contro l’assenteismo venissero stigmatizzate da vere perversioni di un sindacalismo ambiguo e aberrante, ho capito quanta fatica dev’essere costato il provare a sopportare discipline di partito sclerotizzanti, che fatica comporta cercare di far passare visioni più lungimiranti quando prevalgono logiche logore e battaglie ormai perse; che cosa deve esser stata l’oppressione e l’incubo di minacce concretissime da parte di  individui disumanamente  e ciecamente ideologizzati. Ho capito che apertura e tradizione di incontri ha conosciuto la tua famiglia, che aspetto doveva avere per tuo padre bambino il verde selvatico a me familiare nella versione dei giardini di oggi, che incontro bruciante per Pietro adolescente quello con un don Milani di una radicalità sconvolgente; e per me la profondissima verità che ho riconosciuto nelle parole che additano autentica vita nelle ultime ore passate accanto al padre e ‘idola’ tutta la realtà nell’uscire fuori (ho provato qualcosa di simile quando ho vegliato la piccola Laura in coma, figlia di mia nipote dopo il terribile incidente, quando il terribile periodo è stato superato e sono rientrata nella normalità, pur nel sollievo ho sperimentato un vuoto, una assenza di senso). Tutto il libro mi è sembrato la testimonianza di un amore grandissimo per la  famiglia, un lascito prezioso di memoria per voi figli e nipoti, ma anche per chi l’ha potuta solo sfiorare.

Elena Broseghini

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