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A CACCIA DI PROFETI: ACCHIAPPATI, TUROLDO, MILANI

“[…] Padre Acchiappati apparteneva a quei personaggi, intelligenti, colti ma per niente allineati con la Chiesa di allora … era molto amato dai bambini che sapeva affascinare … Apparteneva a una famiglia molto ricca che ha regalato all’Istituto La nostra famiglia una casa molto bella a Capiago […]”

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Scambio di lettere tra Ugo Pellegri e la sorella Alda, comunicatomi il 26 giugno 2018, in riferimento al quinto capitolo de
La casa nella pineta, intitolato “A caccia di profeti” – Le recensioni, le lettere, gli altri commenti e documenti relativi al libro sono raccolti nella pagina a esso dedicata [1]    .
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Padre Giuseppe Acchiappati

Buon giorno professore. Le giro alcuni messaggi che ci siamo scambiati con mia sorella Alda perché nel suo libro, La casa nella pineta, lei parla anche di padre Acchiappati. Alda, neuropsichiatra infantile, è nella “Nostra Famiglia” dai lontani anni ’60 e ne è stata anche la Presidente. Credo che quanto dice mia sorella di padre Acchiappati potrebbe essere di suo interesse. Cordialmente.
Ugo Pellegri

LO SCAMBIO DI MESSAGGI TRA UGO PELLEGRI E LA SORELLA ALDA

Cara Alda, sto leggendo “La casa nella pineta” di Pietro Ichino. L’autore, che ha pubblicato innumerevoli testi sul diritto del lavoro, questa volta racconta la sua vita di appartenente all’alta borghesia milanese, nello stesso tempo seguace di don Milani e rappresentante di un’area cattolica fortemente impegnata nel sociale e di uomo politico della sinistra. Ichino, più volte, parla di padre Giuseppe Acchiappati suo consigliere spirituale dal tempo della Prima Comunione e poi su importanti scelte della sua vita. In particolare dice che all’inizio degli anni ’70 padre Acchiappati “si era trasferito in una casa di ricovero per ragazzi disabili dell’Istituto La Nostra Famiglia a Bovisio Parini” dove dice di essere stato più volte per incontrarlo. Se non esiste un’altra Nostra Famiglia con analoghe finalità, tu potresti aver conosciuto padre Acchiappati. È così? Un abbraccio
Ugo

Caro Ugo, ho conosciuto padre Acchiappati, era confratello di padre Turoldo, un religioso friulano molto noto, anticonformista, sempre sull’orlo dall’essere radiato dall’ordine perchè non     aveva peli sulla lingua, oggi molto amato specie dai giovani. Anche don Milani oggi è stato rivalutato. Io ho conosciuto il fratello medico, neuropsichiatra infantile, ateo come era tutta la sua famiglia ebrea ma non praticante. Il prof. Milani era molto quotato soprattutto all’estero, era vice presidente internazionale dell’Associazione che si occupava di paralisi cerebrale infantile. In Italia è stato un innovatore, in alcune situazioni un po’ scomodo.   (aveva molti fans ma anche molti nemici per il suo carattere piuttosto ruvido).
Padre Acchiappati apparteneva a quei personaggi, intelligenti, colti ma per niente allineati con la Chiesa di allora. È stato da noi a Bosisio quando era anziano, proprio perchè la sua comunità gli stava stretta; per noi è stato una persona piacevole, era molto amato dai bambini che sapeva affascinare. Apparteneva a una famiglia molto ricca che ci ha regalato una casa a Capiago, sulla strada che porta a Cantù. […]  L’abbiamo usata tanto per le vacanze dei ragazzi dei Centri della Lombardia. Adesso dovremmo ammodernarla ma sarebbe troppo costoso. […]
Leggerò quel libro. Credo di poter ritrovare un po’ della storia che ho vissuto anch’io a quel tempo.
Ciao, un carissimo saluto a te e a Donatella
Alda

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