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UNA STORIA FAMILIARE IN CUI RIVIVE L’INTERA VICENDA DELL’ITALIA DEL SECOLO SCORSO

“[…] Il lettore resterà sorpreso della franchezza con cui in questo libro si parla degli affetti. Amarsi è un’impresa tutt’altro che scontata […]”

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Recensione a cura di don Walter Magnoni, responsabile della Pastorale del Lavoro della Diocesi di Milano, da lui postato su Facebook il 21 novembre 2018 – Le altre recensioni, come le lettere e i commenti sul libro, sono agevolmente reperibili attraverso la pagina web a esso dedicata [1]

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Don Walter Magnoni

Consiglio per la lettura: La casa nella pineta, di Pietro Ichino. Questo libro, che ho avuto l’onore di presentare, non deve scoraggiare per il numero di pagine. La scrittura è scorrevole e accattivante. L’autore parla di sé e della storia famigliare dentro cui è inserito, ma leggendo le pagine si rivive l’intera vicenda italiana del secolo scorso.

Un testo che mostra con evidenza come gli incontri cambino la vita e quello con Lorenzo Milani fu decisivo per Pietro Ichino. Un libro dove si possono scorgere alcune fragilità del sindacato insieme alle rigidità della politica.

Il lettore resterà sorpreso della franchezza con cui si parla degli affetti. Amarsi è un’impresa tutt’altro che scontata, eppure è possibile, magari col coraggio di chiedersi scusa reciprocamente.

La casa nella pineta è un luogo di vacanze sul mare, ma vi è anche un’appassionata digressione sulla montagna. Per me, che amo sia monti che mari, queste parentesi hanno riacceso ricordi e alimentato desideri.

Molto significativi i passaggi sul terrorismo e gli anni sotto scorta che Ichino subì. Un tempo dove la mancanza di libertà assume il volto del non poter neppure cavalcare la propria bicicletta. Eppure, il coraggio del cercare la verità sconta il prezzo della rabbia che può diventare ideologia omicida.

Carlo e Paola Pellizzi, sul portico della “casa nella pineta”

Alcune figure parentali sono degne di nota: tra tutte le nonna Paola con la sua capacità di cercare gli aspetti positivi anche dietro ad accadimenti indesiderati; il padre cui sono dedicate pagine piene di affetto. Straordinaria per intelligenza e coraggio fu anche la madre. Donna che spese enormi energie per i diritti dei più deboli, in particolare per gli orfani.

Una citazione del libro con cui chiudo, ma che condivido molto è la seguente: “Saper vivere bene la montagna aiuta a vivere bene la vita anche in pianura”.

Buona lettura, amici, e come sempre attendo il vostro riscontro.

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