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N. 495 – 3 marzo 2019

PERCHÉ L’ANTICIPO DI UN GIORNO
Per la prima volta in undici anni, la Nwsl arriva la mattina di domenica, invece che come al solito di lunedì, per ricordare alla parte degli iscritti alla mailinglist che può esservi interessata l’importanza della partecipazione alle primarie del Pd per costruire una opposizione forte al populismo. Questa sera e domani la notizia più rilevante sarà questa: quanti elettori saranno andati a votare.

[1]CHE COSA SI DECIDE OGGI NEI SEGGI DEL PD
La posta in gioco di gran lunga più importante dipende dalla quantità di persone che andranno a votare: un’affluenza alta renderà evidente che la componente maggiore dell’opposizione al Governo giallo-verde non è affatto spappolata, come qualcuno sostiene, ma è viva e vegeta. La seconda è di quanto vincerà il vincitore: la cosa migliore, per il Pd e per le sorti dell’opposizione, è probabilmente che il vincitore vinca subito, ma non  stravinca. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi [2].

BETTER TO HAVE ROUTES INSTEAD OF ROOTS
Chi pensa che la tendenza all’aumento dei contratti a termine sia una conseguenza degli interventi legislativi dell’ultimo quarto di secolo si illude di poterla contrastare ripristinando vecchie tecniche normative; ma la tendenza è globale. Per aumentare sicurezza sociale e salari occorre puntare sul diritto a una formazione mirata e di qualità. È online la mia intervista pubblicata dal Corriere della Sera [3] il 22 febbraio.

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Pietro Ingrao

IL PENSIERO DI INGRAO E DI TRENTIN SU PARTITO E DEMOCRAZIA
Bruna Ingrao mi scrive [6]
dopo aver letto i dialoghi con suo padre e con Bruno Trentin riportati ne La casa nella pineta: “[…] sentivano il partito come un canale di comunicazione e di formazione essenziale nella democrazia. Pur senza nessuna nostalgia per il PCI di un tempo, oggi che questo canale partitico è così usurato, ne sentiamo i guasti“.

[7]IL TARLO DELLA RESTITUZIONE: LA PORTA STRETTA DI ICHINO
“[…] In questo libro la storia personale diviene storia collettiva, in grado di affascinare anche il lettore non così vicino alle vicende di casa Pellizzi-Ichino; […] un volume ove si intersecano intimità familiare e vissuto dell’intero nostro paese […]”: è online la recensione di Martino Liva a La casa nella pineta [8], pubblicata sulla rivista dell’Associazione Città dell’Uomo [9], fondata da Giuseppe Lazzati.

Cristina Ballario

UN ASSESSORE CHE PRENDE SUL SERIO LA PROPRIA FUNZIONE
È quello del Comune di Fossano, Cristina Ballario, che con il proprio impegno personale diretto ha dato vita a un network di informazione e orientamento attraverso il quale quasi 500 persone hanno trovato occupazione: sono online un’intervista alla stessa Ballario e un commento di Vera Trissani [10].

Elsa Fornero

I SESSANTENNI CHE LAVORANO NON TOLGONO LAVORO AI GIOVANI
Occorre superare la concezione diffusa del “numero fisso” di posti di lavoro: la complessa relazione tra sistema pensionistico e mercato del lavoro. Sono online le slides utilizzate da Elsa Fornero per la presentazione del suo intervento [11] al Focus Group sulla disoccupazione giovanile, svoltosi a Milano venerdì (quelle del mio intervento [12] erano già state diffuse il giorno stesso dell’incontro).

[13]GLI STRUMENTI PER COMBATTERE L’ASSENTEISMO ABUSIVO
Alle slides delle prime venticinque lezioni del corso di diritto del lavoro, che sto svolgendo all’Università statale di Milano [14], si sono aggiunte quelle delle due lezioni sulla sospensione del lavoro nell’interesse dell’imprenditore (Cig) e sulla sospensione nell’interesse della persona che lavora: dunque in primo luogo sulla malattia. Qui un approfondimento sugli strumenti – poco conosciuti e utilizzati – di cui dispone il datore di lavoro per contrastare in modo legittimo ed efficace l’abuso della protezione da parte di dipendenti scorretti.

Papa Gregorio Settimo

LIPRANDO E IL GIUDIZIO DI DIO
Come questo prete irrequieto, cui erano state mozzate le orecchie e il naso nel corso di uno scontro tra sostenitori dell’Imperatore e sostenitori del Papa Gregorio VII (tra i quali egli stesso), abbia accusato l’Arcivescovo di Milano di essersi comprato la carica e, davanti ai vescovi riuniti in sinodo, abbia affrontato la prova del fuoco [15]: con dubbio successo, per qualche danno subito, senza comunque riuscire a disarcionare il prelato. È la vicenda raccontata da Landolfo Juniore, ripresa non senza qualche nota di scetticismo da Pietro Verri nella sua Storia di Milano e due secoli dopo da Enzo Iannacci in una delle sue canzoni più belle, Prete Liprando e il giudizio di Dio [16]. Questa, come la precedente risalente al secolo X [17], quelle che verranno estratte dallo stesso libro nelle settimane prossime e numerose altre, vengono raccontate dal Verri per mettere in evidenza l’enorme progresso politico e civile compiutosi nel secolo dei Lumi.

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