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N. 528 – 21 settembre 2020

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Il professor Giuseppe Santoro Passarelli, presidente della Commissione di Garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici

LO SCIOPERO NELLA SCUOLA E GLI INSEGNANTI RETICENTI
A ogni proclamazione di sciopero minoritario nei servizi pubblici, come quello di USB e Unicobas del 24 e 25 settembre, torna di attualità una questione che solo incomprensibili tabù impediscono di risolvere con elementare civismo e buon senso: quella del diritto degli utenti di conoscere in anticipo l’impatto dell’agitazione sul servizio pubblico. Sostengo da tempo che nulla vieta di chiedere ai singoli lavoratori di manifestare la propria adesione allo sciopero con qualche giorno di anticipo [2]. La Commissione di Garanzia potrebbe dare una indicazione in questo senso.

[3]CCNL RIDER: “PIRATA” O NO CE N’È URGENTE BISOGNO
Il nuovo ccnl ha lacune e difetti; ma è il primo: un passo avanti notevole. E salva il settore dalla paralisi cui sarebbe stato altrimenti condannato dal d.-l. n. 101/2019. Leggi il mio editoriale telegrafico per la [4] Nwsl n. 528 [4]. Sullo stesso argomento domani uscirà su lavoce.info un mio commento più ampio, anche in relazione alle prese di posizione del ministro del Lavoro [5] e di Cgil, Cisl e Uil [6], che hanno qualificato questo ccnl come un “contratto pirata”.

[7]LO SMART WORKING TRA PUBBLICO E PRIVATO
I quattro requisiti indispensabili perche possa configurarsi e svilupparsi il lavoro agile; e che cosa è accaduto, in mancanza di tutti o parte di questi requisiti, nelle aziende e nelle amministrazioni: sono online le slides della mia comunicazione [8] svolta giovedì nel corso del webinar promosso dall’AGI-Associazione Giuslavoristi Italiani e dall’Università Federico II di Napoli. In argomento v. anche il mio articolo destinato a un libro in corso di pubblicazione per iniziativa della Fondazione Zaninoni, La prospettiva della diffusione dello smart working [9].

[10]QUANDO LA BUROCRAZIA VALUTA SE STESSA
… e si promuove a pieni voti: la regola della valutazione, introdotta con la riforma del 2009, è vanificata dalla fissazione di obiettivi di comodo, comunque attinenti al volume dell’attività svolta e non ai suoi risultati. Leggi l’articolo di Marco Ruffolo (nella foto qui a sinistra) pubblicato su la Repubblica-Affari & Finanza [11] di lunedì scorso.

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[13]LA LIBERTÀ PER TUTTI DI SCEGLIERSI L’IMPRENDITORE
Ciò che pone la parte professionalmente debole della forza-lavoro in posizione di svantaggio nei confronti della controparte non è una maledizione divina, ma il difetto di una rete capillare di servizi nel mercato del lavoro, che consenta a tutti di sfruttare i grandi giacimenti occupazionali esistenti. Leggi la mia intervista pubblicata il 10 settembre dalla Gazzetta di Modena [14]., in occasione della presentazione de L’intelligenza del lavoro [15] in quella città.

[16]UNA NUOVA CULTURA DELL’EMANCIPAZIONE DEL LAVORO
Per una strategia di liberazione delle persone che vivono del proprio lavoro dalla soggezione nei confronti dell’imprenditore: scarica il video dell’intervista [17] a cura di Nunziante Mastrolia e Antonluca Cuoco, per il sito Stroncature 2020.

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