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N. 543 – 3 maggio 2021

[1]IL PRIMO MAGGIO NELL’ERA DEL RECOVERY PLAN
I servizi al mercato, le politiche attive e il “modello Milano” con lo Hub Lavoro, il mismatch fra domanda e offerta, l’annosa questione (non più differibile) dell’attuazione dell’articolo 39 della Costituzione sull’assetto istituzionale del sistema delle relazioni industriali e l’efficacia dei contratti collettivi di settore. Leggi la mia intervista a Firstonline per la Festa del Lavoro [2].

[3]CHE FARE OGGI PER PROTEGGERE E PROMUOVERE IL LAVORO
Le cose necessarie subito: favorire i trasferimenti che aumentano la produttività del lavoro, attivare i percorsi che uniscono domanda e offerta, collegare strutturalmente politiche attive e passive (ANPAL e INPS), cambiare l’ultimo comma dell’articolo 39 della Costituzione per dare un assetto istituzionale trasparente al sistema delle relazioni industriali. È online lo schema del mio intervento introduttivo all’incontro promosso da Base [4] il 24 aprile, nell’ambito dell’iniziativa Unire i riformisti, svoltosi stamattina.

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Pasquale Stanzione

PRIVACY E COVID: ALTRI DANNI CAUSATI DAL GARANTE TALEBANO
Ora l’Autorità per la protezione dei dati personali si spinge a contestare il decreto-legge n. 52 sui pass vaccinali e a dichiarare illegittime le certificazioni di vaccinazione rilasciate dai medici di base. Per fortuna il nostro Governo (sulla scorta di Commissione e Parlamento UE) si guarda bene dal dargli retta. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi [6].

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[8]A CHE COSA DOVREBBE SERVIRE IL 25 APRILE – 1
La Festa della Liberazione non può ridursi a un’acritica celebrazione dell’epopea partigiana: deve essere anche l’occasione per riflettere sulle gravi responsabilità delle forze antifasciste nell’avvento della dittatura. Leggi il mio editoriale telegrafico [9] sull’argomento, pubblicato nel giorno stesso della Festa, che ha scatenato su Twitter e Facebook un putiferio di reazioni sdegnate, in alcuni casi anche violente, e contumelie.

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Georg Wilhelm Friedric Hegel

A CHE COSA DOVREBBE SERVIRE IL 25 APRILE – 2
Risposta ragionata alle contestazioni suscitate dal mio invito a una riflessione sulle responsabilità (anche) delle forze antifasciste nell’avvento del regime mussoliniano: davvero discutere pacatamente sulle radici della catastrofe è un insulto alla Resistenza? È online anche il mio secondo intervento su questo argomento [11], del 26 aprile. Al quale nessuno dei miei contestatori ha saputo contrapporre neppure una sola parola di replica (forse è per questo che essi invocano chi la parola la tolga a me?).

[12]L’ARRESTO DEGLI (ex?) ASSASSINI IN FRANCIA E I LEONI DA TASTIERA
Molti considerano come una forma di riprovevole accanimento la persecuzione giudiziaria nei confronti dei brigatisti rossi ancora latitanti; ma il virus della violenza terroristico-mafiosa mirata a “colpirne uno per educarne cento” è sempre in agguato. Ne è un esempio la reazione che ha fatto seguito sui social al mio articolo per la Festa della Liberazione. Leggi il secondo editoriale telegrafico di oggi [13].

[14]BUSAJO CAMPUS E IL LAVORO CHE SALVA
Il messaggio di liberazione e di emancipazione lanciato da scuole come quelle di Barbiana ieri e oggi questa animata dai volontari di Soddo, alla periferia di Addis Abeba. È online il mio contributo a un libro dedicato a questa iniziativa [15], esempio eccellente del “gemellaggio” tra realtà europee e realtà africane indispensabile per lo sviluppo economico e civile del continente ner0.

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