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N. 544 – 17 maggio 2021

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Mimmo Parisi con Luigi Di Maio

DUE LETTURE POSSIBILI DEL COMMISSARIAMENTO DELL’ANPAL
Se è il passaggio necessario per porre fine alla disastrosa presidenza Parisi, bene; il discorso sarebbe diverso se fosse anche il passaggio necessario per riassorbire la struttura all’interno dell’amministrazione ministeriale: questa sarebbe una misura decisamente regressiva, l’abdicazione allo sviluppo delle politiche attive del lavoro nel nostro Paese. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi [2].

[3]I BLOCCHI INCONSULTI CHE CONTRADDICONO LE RIFORME NECESSARIE
Il divieto indiscriminato degli sfratti (a beneficio di qualsiasi inquilino, colpito o no dalla pandemia, e senza esonero del proprietario dall’Irpef sul reddito di locazione non percepito!) e il congelamento dei rapporti di lavoro non più esistenti non fanno altro che rinnovare vecchi vizi populisti, allontanando l’Italia dal modello di Paese moderno e di società aperta cui tende l’UE con il Recovery Fund. È online il mio secondo editoriale telegrafico di oggi [4].

[5]L’INTELLIGENZA INDIVIDUALE DEL LAVORO E QUELLA COLLETTIVA
L’evoluzione tecnologica non è affatto nemica del lavoro umano e neanche dei livelli di occupazione; ma occorre saper scommettere sull’innovazione, supportare la transizione dal vecchio lavoro al nuovo e, al livello delle singole persone, conoscere i meccanismi del mercato del lavoro per poterli utilizzare a proprio vantaggio. È online la mia intervista uscita sul numero di maggio di Manageritalia [6].

[7]REPLICA ALLA RISPOSTA DI STEFANO GIUBBONI
Il confronto aperto sul terreno del Law & Economics implica la disponibilità a discutere di ciascun possibile contributo che dalla scienza economica viene non solo sul piano dello ius condendum, ma soprattutto su quello, peculiarmente proprio del giurista, dell’interpretazione delle singole norme e della ricostruzione sistematica. Sono online le mie osservazione critiche sulla risposta di Stefano Giubboni [8] (che riporto di seguito, per la maggiore comodità dei lettori) alla mia Lettera aperta [9]sul suo libro [9]Anni difficili. I licenziamenti in Italia in tempi di crisi [9] pubblicata, insieme alla risposta di S.G. e ad altri interventi sullo stesso tema, anche sul n. 2/2021 della rivista Lavoro Diritti Europa. 

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D. Terlizzese

LE BORSE UNIVERSITARIE: COME RENDERE LA MISURA PERMANENTE
Bene l’investimento sul diritto allo studio previsto nel PNRR; ma perché non finanziare il ripetersi futuro del sostegno a favore di nuovi studenti, col prevedere un rimborso a carico del beneficiario al superamento di una determinata soglia di reddito, così responsabilizzandolo e di riflesso responsabilizzando gli atenei? Leggi l’articolo di Andrea Ichino e Daniele Terlizzese pubblicato la settimana scorsa su il Foglio [12].

[13]UN ALTRO MODO PER DIRE “I CARE”,
PRINCIPIO CARDINE DELLA CIVILTÀ

Ursula von der Leyen ha proposto come motto dell’UE quello che don Lorenzo Milani scelse per la sua scuola a Barbiana; a ben vedere è lo stesso proposto da un altro profeta del secolo scorso, Primo Mazzolari (nella foto qui a sinistra), come legame fondamentale tra la generazione attuale e quelle future, indispensabile per trovare un senso all’esistenza. È online un brano estratto da un suo libro sul significato profondo dell'”impegnarsi” [14].

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