NON CI SONO PRINCIPI NON NEGOZIABILI
Accade quasi sempre – e in particolare in tema di unioni civili – che su di una materia il principio da applicare non sia uno solo, bensì due o più, tra i quali occorre operare un bilanciamento. Il compito della politica è trovare (attraverso un negoziato) l’equilibrio migliore tra i valori diversi che devono essere tra loro conciliati. Leggi il mio articolo pubblicato venerdì sul Corriere della Sera [1].
LE ARMI DI BEPPE SALA: FULL DISCLOSURE E GOVERNO PER OBIETTIVI
Il capo di Expo 2015, che si propone alle primarie milanesi del Pd [2] come candidato a guidare il Comune, punta sulla trasparenza totale di ogni atto dell’amministrazione e sul controllo diretto della cittadinanza circa il conseguimento di obiettivi specifici e misurabili in ciascun comparto: leggi la scheda relativa a questa parte del suo programma [3].
27.1 GIORNO DELLA MEMORIA: PARLIAMO DI WEGNER, IL LAWRENCE DEGLI ARMENI
Si oppose al genocidio (di cui ricorre il centenario) e cercò di risvegliare le menti europee, giungendo a scrivere una memorabile lettera a Hitler, che rischiò di costargli la vita: leggi l’articolo di Gianantonio Stella pubblicato dal Corriere della Sera [4].
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IL CENTRO PER L’IMPIEGO COME ONE STOP SHOP SULLA VIA DELLA RICOLLOCAZIONE
Una funzione che la rete pubblica, e solo essa, può svolgere efficacemente è quella di cerniera informativa e organizzativa tra chi cerca lavoro e chi offre i servizi utili per trovarlo. Per questo sono necessari un minimo di risorse e linee-guida precise, che ancora mancano: leggi la mia intervista a cura di Paolo Martini [6], in occasione dell’incontro di lunedì scorso a Domodossola.
SE L’ITALIA SULLE AGENZIE PER IL LAVORO PASSA IN TESTA ALLE GRADUATORIE
Il fatto che venga dalle agenzie private non toglie nulla al valore dell’apprezzamento positivo per l’ordinamento italiano, che viene collocato al secondo posto per qualità della disciplina dei servizi da loro resi: il mercato ha bisogno di tutti i canali di incontro domanda/offerta che operino alla luce del sole. Leggi il rapporto della Confederazione internazionale delle agenzie, con un mio breve commento [7].
NESSUN ALIBI PER IL MANAGEMENT DELLA P.A. CHE NON ESERCITA LE PROPRIE PREROGATIVE
Il dirigente pubblico è già oggi esentato dalla responsabilità erariale per il caso in cui il giudice annulli il licenziamento condannando l’amministrazione datrice di lavoro al risarcimento del danno: leggi la lettera di una frequentatrice di questo sito, con la mia risposta [8], nella quale riporto il testo dell’articolo 55-sexies, quarto comna, del Testo unico dell’impiego pubblico.
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GLI ULTIMI DATI: ISTAT SULL’OCCUPAZIONE E INPS SUL FLUSSO DELLE NUOVE ASSUNZIONI
Sono on line le slides della presentazione che svolgerò lunedì a Udine, a un convegno promosso da LibertàEguale [10] e Novacivitas, A un anno dal Jobs Act: primi bilanci [11].
COME È CAMBIATO E ANCORA CAMBIERÀ IL MERCATO DEL LAVORO CON IL JOBS ACT
Con la riforma i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti in modo netto, mentre si è registrato un aumento minore dell’occupazione complessiva. Questo comporterà comunque benefici su produttività e crescita; ma la scommessa di fare del lavoro stabile la forma normale di assunzione non è ancora vinta. Leggi il bilancio proposto da lavoce.info dei primi dieci mesi di applicazione della riforma [12].
I CORRETTIVI NECESSARI AL REGIME DEL 41-BIS
Il regime di isolamento non può giustificarsi come aggravio di punizione, bensì solo come misura di sicurezza contro il ripetersi di aggressioni mortali: proprio per questo non deve applicarsi al di là della funzione che gli è propria, e comunque a persone che abbiano nettamente reciso ogni legame con le associazioni criminali di cui hanno fatto parte. Metto on line la bozza di un’interrogazione che è frutto del lavoro di un gruppo di esperti [13] e del confronto con alcuni detenuti [14] in regime di alta sicurezza: verrà presentata la settimana prossima, con le eventuali messe a punto eventualmente suggerite dai lettori.