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N. 512 – 16 dicembre 2019

[1]BREXIT-1. C’È DEL BUONO PER L’UE, MA È L’ITALIA CHE NON C’È
Per la UE è una perdita, certo; ma può essere anche l’occasione per un forte rilancio del processo di integrazione politico-istituzionale; l’Italia, però, chiede un rinvio, perché il suo ministro degli Esteri non ha ancora le idee chiare. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi [2].

[3]BREXIT – 2. TRE ANNI E MEZZO VISSUTI PERICOLOSAMENTE
In un nuovo portale [4] tutti i commenti proposti da questo sito sul dramma vissuto dalla Gran Bretagna dopo il referendum del giugno 2016, di fronte ai danni enormi prodotti dalla sua scelta di uscire dalla UE.

[5]UN LIBRO SUI GIUSLAVORISTI ITALIANI DEL ‘900
Godiamoci questi “medaglioni” che Umberto Romagnoli ci ripropone, anche se con qualche incongruenza tra loro, e con i graffi che essi contengono: tutto sommato, forse fanno bene anche alla salute di chi li riceve. Certamente fanno bene alla franchezza del dibattito e al buon umore dei lettori. È online la mia recensione del libro Giuristi del lavoro italiani del Novecento [6], pubblicata sull’ultimo numero della rivista Lavoro Diritti Europa.

[7]I SANS PAPIERS POSSONO AVERE UNA BORSA-LAVORO?
Il quesito mi viene posto da un lettore a seguito del mio  scambio con un altro lettore sul tema del lavoro degli immigrati irregolari [8]. Temo che la risposta al quesito [9] debba essere negativa, ma mi impegno ad approfondire la questione.

[10]ANCORA SULL’INQUINAMENTO PRODOTTO DALL’ILVA
L’ex-dirigente di Italsider e Ilva che ha aperto un dialogo critico interessante [11] a seguito del mio articolo sulle possibilità di rilancio dell’acciaieria di Taranto propone alcune puntualizzazioni ulteriori [12] in merito ai dati sull’impatto ambientale della stessa.

[13]

[14]UNA “BARBIANA” FATTA UNIVERSITÀ
Da una curiosa coincidenza l’occasione per un’esperienza di “restituzione” didattica nel profondo est europeo ancora poverissimo e in bilico tra Occidente e Russia: leggi nella lettera di Tommaso Reggiani, economista [15], il rendiconto di un suo “pellegrinaggio accademico” nel luogo di un campo di concentramento tedesco di settant’anni or sono.

[16]

Pallanuoto nel Naviglio Grande all’inizio del 900

IN BICICLETTA LUNGO IL NAVIGLIO GRANDE (NEL RICORDO)
“[…] L’immagine così viva dei luoghi e la cura delle loro descrizioni li fanno apparire come un patrimonio che appartiene ai protagonisti dell’opera, ma allo stesso modo a colui che l’ha scritta […]”. È online il messaggio di un frequentatore di questo sito [17], a seguito della lettura de Il segreto del Naviglio Grande [18].

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