Tra i modi in cui si concreta la tecnica del “cordone sanitario”, per impedire che delle posizioni di una persona si discuta seriamente, uno dei più diffusi è la demonizzazione personale e la minaccia
Messaggio (riportato testualmente senza alcuna correzione, neppure grammaticale e sintattica) pervenutomi il 22 giugno 2020, a seguito della pubblicazione del mio articolo Sette domande alla ministra della Funzione Pubblica [1], in tema di smart working dei dipendenti delle amministrazioni – Ho potuto accertare che il mittente è funzionario di un comune del Centro Italia – Lo pubblico come documento tipico di quel che avviene sui social e su Twitter in particolare (ma questo è stato indirizzato a me personalmente via e-mail): v. in particolare il mio editoriale telegrafico del 27 giugno, La tecnica del cordone sanitario applicata nel dibattito sul pubblico impiego [2].
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Oggetto: ma che cazzo dici cialtrone
Sentire in televisione un cialtrone che disprezza i pubblici dipendenti costretti a lavorare da casa a proprie spese è vergognoso. da parte di un vecchio che ancora non molla a favore dei giovani è peggio di quello che pur di apparire in tv dice.
Chi disprezza le istituzioni, e le sue leggi o meglio i suoi DPCM, non è degno di vivere ancora per sparlare a cazzo.
Se vuoi puoi contattarmi e dirò chi sono e che cosa faccio nel pubblico impiego. Ignorante, ignorante, ignorante. Perchè non dici quanto guadagni anche a spese della pubblica amministrazione. Bastardo testa di cazzo. Uso il linguaggio ormai consueto in tv e nelle trasmissione dove partecipi. Un uomo vecchio che dice di essere di diritto che legga qualcosa di serio sulla P.A. Ma vaffanculo, alla Beppe Grillo.
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