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N. 244 – 15 aprile 2013

SENZA MONTI PER L’ITALIA?
Il passo indietro del premier nulla toglie all’urgente attualità di quella agenda liberal-democratica per la riforma europea dell’Italia, che nei mesi scorsi ha preso il suo nome. È ora che tutti coloro che ne sono convinti si uniscano e pesino di più: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi [1].

NEL PD RENZI È PIÙ FORTE OGGI CHE TRE MESI FA
E se sarà lui il nuovo leader del Pd un’alleanza con Scelta Civica sarà molto più facile: leggi la mia intervista pubblicata sul [2]Corriere della Sera [2] di venerdì.

Portale della Semplificazione e della Flexsecurity [3].

PER I DIPENDENTI DEI PARTITI DEFUNTI POSTO FISSO A OLTRANZA
Le Presidenze di Senato e Camera rinnovano ai dipendenti dei Gruppi parlamentari che negli ultimi vent’anni si sono estinti la garanzia di un rapporto di lavoro di diritto privato e del relativo stipendio, anche quando per loro un nuovo lavoro non c’è. Costerebbe molto meno garantire loro un robusto trattamento complementare di disoccupazione, un buon servizio di outplacement, e magari un premio per chi li assume. Leggi in proposito il mio intervento in Aula di mercoledì [4] scorso,cui fa seguito il mio secondo editoriale di oggi [5] (ivi i testi delle delibere della Camera dei Deputati).

L’EREDITÀ DI MARGARET THATCHER
La Lady di ferro ha commesso molti errori; ma ha dato un contributo importantissimo al superamento delle incrostazioni corporative che negli anni ’70 soffocavano l’economia britannica: leggi la mia intervista a Famiglia Cristiana [6] della settimana scorsa.

       Trasparenza e Valutazione nelle p.a. [7]

SAPERSI ACCORDARE, QUANDO NON C’È ALTERNATIVA, È UNA VIRTÙ
Con un uso terroristico del termine “inciucio” condanniamo a priori qualsiasi possibile intesa tra le forze politiche maggiori; ma quando nessuno in Parlamento ha la maggioranza, il compromesso tra di esse è una prova di responsabilità, indispensabile per il bene del Paese: leggi il fondo di Luca Ricolfi sulla Stampa di venerdì [8].

PROSPETTIVE DI UN NUOVO WELFARE AZIENDALE
Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera [9] di venerdì mostra il ruolo sempre più importante che può essere svolto dalla contrattazione decentrata per lo sviluppo di programmi di welfare basati sul contributo dell’impresa.
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