DIPENDENTI DEI PARTITI DEFUNTI: PREVALE ANCORA L’INERZIA

TUTTI I DISCORSI SULLA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA SI SPENGONO DI FRONTE ALLA PRETESA DEL POSTO FISSO A VITA PER CHI NELL’ARCO DEGLI ULTIMI 20 ANNI HA AVUTO UN RAPPORTO DI LAVORO (DI DIRITTO PRIVATO), ANCHE DI POCHI MESI, CON UN GRUPPO PARLAMENTARE

Intervento svolto in Senato nella sessione pomeridiana del 10 aprile 2013 – In argomento v. anche il mio editoriale del giorno successivo per la Nwsl n. 244 – È disponibile sul sito anche l’intervento precedente in Senato sullo stesso tema, del 22 giugno 2011

*ICHINO (SCpI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ICHINO (SCpI). Signor Presidente, risulta che il Consiglio di Presidenza nei giorni scorsi abbia approvato, quasi all’unanimità, la delibera che con qualche modifica rinnova delibere analoghe approvate dai Consigli di Presidenza nelle passate legislature, relative alla posizione dei dipendenti dei Gruppi estinti. Per i molti colleghi che non erano qui nella scorsa legislatura può essere utile spiegare in breve di che cosa si tratta.
Quando tra una legislatura e un’altra un Gruppo parlamentare cessa di esistere, i suoi dipendenti vengono presi in carico dalla Presidenza del Senato e distribuiti tra i Gruppi che si costituiscono nella nuova legislatura. Questo determina di fatto una perpetuazione di rapporti che nascono con partiti rappresentati in Parlamento e proseguono, anche quando quei partiti non esistono più o comunque non sono più rappresentati nel Parlamento, anche per decenni. Un posto a vita, insomma. Data l’evidente anomalia di questa situazione – un’anomalia particolarmente rilevante per quella parte di dipendenti che, non essendo scelti da alcun Gruppo, vengono assegnati di diritto al Gruppo Misto, con il risultato di un grave overstaffing del Gruppo Misto medesimo – chiedo al collegio dei Questori e alla Presidenza di fornire all’Assemblea i dati relativi al numero dei dipendenti interessati a questa delibera, gli stanziamenti che la Presidenza del Senato ha deliberato per ciascuna di queste posizioni e la destinazione di questi dipendenti tra i vari Gruppi.
Ricordo che per avere questi dati nella passata legislatura mi ci sono voluti circa due anni e mezzo. La mia speranza è che il valore della trasparenza nel frattempo abbia fatto qualche passo avanti e che questo dato possa essere disponibile in tempo reale, quindi già domani stesso, per tutti quanti: non soltanto per noi senatori ma per tutti i cittadini. Questa è una voce, sia pur piccola, del costo della politica ignorata dall’opinione pubblica, e su cui invece credo valga la pena di fare una riflessione attenta. (Applausi dal Gruppo SCpI).

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